La piattaforma estone di peer to peer lending, ha erogato €50 milioni di prestiti ai privati grazie a investitori da tutta Europa e da molti altri paesi
Bondora, piattaforma internazionale di peer-to-peer lending basata in Estonia, ha superato un traguardo significativo: oltre €50 milioni di prestiti erogati, dal suo lancio nel 2010. La base di investitori, secondo l’ultimo conteggio, si attesta a 12.641, provenienti da 37 paesi diversi. I beneficiari dei prestiti sono stati 243.062. Il primo milione di euro di Bondora è stato raggiunto nel novembre del 2011, mentre, nel corso degli ultimi 12 mesi, Bondora ha emesso circa €20 milioni di prestiti.
Bondora consente ai privati cittadini di Estonia, Finlandia, Slovacchia e Spagna di richiedere micro prestiti, laddove le maggiori categorie risultano essere il “consolidamento dei debiti”, “ristrutturare la casa” e “altro”.
Probabilmente l’aspetto più interessante della piattaforma è costituito dagli alti tassi di interesse corrisposti agli investitori. Il rendimento medio netto fino ad oggi per gli investitori si attesta introno al 18%.
Qualunque cittadino della comunità europea che abbia un’età superiore ai 18 anni può investire nei prestiti presentati su Bondora senza verifiche supplementari. Ma, recentemente, la piattaforma che è autorizzata dalla Financial Conduct Authority inglese (FCA, l’omologa britannica di Consob), è stata recentemente aperta anche agli investitori di USA, Canada, Mexico, Brasile, Sud Africa, India, Hong Kong, Singapore, Giappone e Australia. Essi, tuttavia, possono investire solo se qualificati come “accreditati”, cioè “professionali” secondo le regole dei rispettivi paesi.
Il modello di business ricalca quello consueto delle piattaforme di lending crowdfunding: i mutuatari pagano una fee quando la loro richiesta è finanziata, seguita da un canone fisso mensile, che viene aggiunto agli interessi pagati agli investitori. Non ci sono invece fee a carico degli investitori, se non nel caso in cui, tramite il mercato secondario offerto dalla piattaforma, il prestatore voglia negoziare con altri investitori i prestiti già sottoscritti.
Ricordiamo che in Italia, il P2P lending (prestiti tra privati) è rappresentato da due piattaforme italiane, Smartika e Prestiamoci, che a Dicembre 2015 hanno rispettivamente erogato in totale €20 milioni (v. articolo su Crowdfunding Buzz) e €3 milioni (v. articolo sul Sole24Ore).
Ecco l’infografica che illustra il trend di Bondora dalla sua nascita
Ottimo articolo. Ho scritto anch’io un articolo su Bondora. Vorrei condividerlo, se possibile, con voi: http://www.lasoluzioneseitu.it/social-lending-conviene-opinioni-bondora/