Crowdfunding risorsa sempre più rilevante nel mondo per il settore dell’energia rinnovabile

Uno studio internazionale curato da Chiara Candelise mostra che, nel mondo, il crowdfunding (equity e lending) ha finanziato 800 iniziative per oltre 300 milioni. In Italia siamo agli albori

 

Crowdfunding per energia rinnovabile studio Chiara Candelise

 

La crescita in Europa di cooperative energetiche e dei modelli partecipativi per lo sviluppo di investimenti in energia rinnovabile, dimostrano che il crowdfunding può diventare, e sta diventando, uno strumento innovativo di finanziamento a supporto di investimenti nel settore energetico.

In un recente studio, pubblicato da Euro Heat and Power e finanziato dal progetto europeo H2020 TEMPO, viene presentato per la prima volta l‘aggiornamento al 2017 di una precedente ricerca sul crowdfunding nell’energia. Lo studio è stato curato da Chiara Candelise, economista PhD tra le più accreditate nel settore energia, nonché fondatrice della piattaforma di equity crowdfunding italiana Ecomill (prossima al lancio).

Lo studio identifica 29 piattaforme di crowdfunding nel mondo ad oggi operative e dedicate a investimenti energetici. Il numero dei progetti finanziati sulle piattaforme è cresciuto costantemente negli anni, fino a superare al dicembre 2017 il numero di 800 per un totale di oltre 300 milioni di euro investiti.

I maggiori sviluppi di evidenziano in Europa, dove Gran Bretagna, Francia, Olanda e Germania sono le nazioni più performanti sia per presenza di piattaforme che di volume finanziato.

Il crowdfunding nell’energia tipicamente offre investimenti in progetti di energia rinnovabile (solare, eolico, biomassa). Tra questi, il solare fotovoltaico è la tipologia di progetto più frequente e rappresenta il 70% del totale finanziato.

Nelle nazioni in cui è più diffuso, tuttavia, il crowdfunding energetico mostra una sempre maggiore differenziazione in termini di tecnologie: stanno crescendo infatti progetti nel settore dell’efficienza energetica e della bioenergia e compaiono i primi progetti di energia da fonti marine e geotermia.

Oltre il 90% delle piattaforme attive sono di tipo finanziario (equity e lending).

Crowdfunding rinnovabili - tipo di piattaforme

Finanziando progetti di lending gli investitori “prestano” il loro denaro in cambio di una remunerazione futura che può talvolta basarsi sulla vendita dell’energia rinnovabile prodotta attraverso il progetto stesso.

Nello studio i progetti di lending sono differenziati a seconda della tipologia di strumento di debito offerto (short and long term debt, fund).

Nei progetti di equity o community shares gli investitori acquisiscono quote di aziende o cooperative attive nella produzione di energia pulita, beneficiando quindi dei dividendi emessi in funzione della performance economica dell’investimento energetico sottostante.

Il settore si sta progressivamente differenziando, includendo tra i promotori di progetti sia comunità energetiche locali sia soggetti più istituzionali: più del 92% dei progetti sono stati proposti da aziende e solo il 5% da iniziative di comunità.

Per i promotori di progetti energetici, secondo lo studio, sono due i fattori chiave dell’uso del crowdfunding:

  • L’accesso al capitale, essendo di fatto una forma innovativa e alternativa alla finanza istituzionale per il finanziamento di progetti energetici
  • La possibilità di coinvolgimento dei cittadini e stakeholders locali che permette da un lato di ampliare il bacino dei potenziali investitori e dall’altro di incrementare la visibilità dei progetti.

Ai cittadini investitori, invece, il crowdfunding offre la possibilità di investire in progetti energetici in modo diretto e disintermediato anche piccole somme di denaro con rendimenti medi tra il 4 e il 9%.

Allo stesso tempo il crowdfunding permette al cittadino investitore di partecipare e supportare progetti energetici sostenibili, contribuendo così direttamente alla transizione energetica e alla riduzione della dipendenza dalle fonti fossili. E, infatti, tra le motivazioni di chi ha investito su piattaforme di crowdfunding energetico la trasparenza e l’impatto ambientale positivo dell’investimento risultino importanti tanto quanto i ritorni economici attesi.

Crowdfunding rinnovabili - tipo di piattaforme

In Italia, c’è solo una piattaforma verticale dedicata al settore energetico: Ecomill, autorizzata da Consob per l’equity crowdfunding, che verrà lanciata la prossima primavera.

Si riscontra però anche Edison Crowd, una nuova iniziativa pilota della utility Edison realizzata in partnership con Blender (P2P lending tra privati lituano ma operativo anche in Italia), che propone progetti focalizzati sull’energia da finanziare con prestiti. Ad oggi, sono stati finanziati due progetti: impianto di teleriscaldamento di Barge in provincia di Cuneo (€150 mila) e Centrale idroelettrica di Palestro, in provincia di Pavia (€250 mila).

Inoltre, la piattaforma di equity crowdfunding WeAreStarting ha lanciato quattro campagne nel settore Energy & Cleantech di cui tre finanziate con successo e una tuttora in corso.

Un commento:

  1. Pingback:Convegno all’Università Bocconi sul Crowdfunding per finanziare progetti nel settore Energia

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