L’Equity Crowdfunding in Italia fa sul serio: Consob approva due nuove piattaforme

EquityStartup e Symbid, le piattaforme volute da AscomFidi Piemonte e da Banca Sella, sono state autorizzate da Consob. Il loro successo potrebbe contribuire a lanciare definitivamente l’Equity Crowdfunding in Italia

 

Symbid e Equitystartup equity crowdfunding italia

Quest’estate Consob non è stata con le mani in mano e, tra la fine di Luglio e quella di Agosto, ha autorizzato due nuove piattaforme di equity crowdfunding che si aggiungono alle altre 14 già autorizzate. Si tratta di Equitystartup e di Symbid Italia.

Equitystartup è una piattaforma nata dall’idea di Ascomfidi Piemonte, cooperativa di Garanzia Fidi nata nel 1981 per iniziativa dell’ASCOM di Torino ed opera con l’obiettivo di favorire la crescita delle piccole e medie imprese facilitandone l’accesso al credito. Ascomfidi Piemonte aderisce a Federascomfidi, emanazione della Confcommercio, ed è retta dai principi della mutualità, senza scopo di lucro.

Symbid Italia, di cui abbiamo già parlato, è una joint venture tra Symbid Corporation, Banca Sella e l’AD Marco Bicocchi Pichi. Costituita lo scorso marzo, Symbid Italia è parte di Symbid Corporation, una delle prime piattaforme di equity crowdfunding al mondo, quotata sul mercato statunitense e attiva in Olanda. Symbid conta oggi oltre 29.000 potenziali investitori in Olanda e ha già finanziato con successo 84 società per circa 6,7 milioni di euro complessivi.

Si tratta dunque di due piattaforme che, presentando un background societario di profilo molto alto, potrebbero contribuire ad aumentare la fiducia nell’equity crowdfunding dei potenziali investitori che ancora non hanno utilizzato questo innovativa opportunità di investimento, anche solo perché non ancora sufficientemente informati.

Le due piattaforme non sono ancora attive, anche se le prime campagne dovrebbero essere presentate entro l’autunno. Crediamo che il loro successo potrà essere utile all’intero eco-sistema italiano di startup e PMI e quindi, più in generale, all’economia italiana. Per questo, dunque, “tifiamo” per loro.

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