E’ Fundera la prima piattaforma di equity crowdfunding a collocare i minibond delle PMI

A seguito del nuovo regolamento Consob, la piattaforma di equity crowdfunding di Frigiolini&P introduce la nuova sezione debt, tutta sviluppata internamente

 

Fundera prima piattaforma equity crowdfunding a collocare minibond

 

Da oggi il portale italiano di crowdfunding Fundera (Gruppo Frigiolini & Partners Merchant) collocherà anche strumenti di debito delle PMI, tramite la sua nuova sezione dedicata ai minibond. La nuova sezione sarà aperta solo agli investitori autorizzati dal Regolamento Consob 18592/13, recentemente integrato e modificato, che ha aperto alle piattaforme di equity crowdfunding il collocamento sul mercato primario anche degli strumenti di debito delle PMI.

Dal momento in cui abbiamo dichiarato di voler creare (primi in Italia) la sezione debt del nostro portale, siamo stati letteralmente sommersi da richieste di registrazione all’area riservata che però non potevamo ancora autorizzare in attesa che spirassero i termini previsti dal regolamento per comunicare l’inizio attività alla Consob“, ha spiegato Alessandro Costa, Consigliere con delega IT di Frigiolini & Partners Merchant e capo del team che ha realizzato internamente il portale.

Costa è ottimista per il futuro: “Ci aspettiamo un notevole afflusso di registrazioni anche in ragione del fatto che i primi investitori che si registreranno gratuitamente al portale nel mese di gennaio otterranno l’esenzione da qualunque commissione sull’acquisto delle Obbligazioni per l’intero 2020. Siamo anche molto onorati dall’aver ricevuto da parte di alcuni Portali di crowdfunding-amici la richiesta di motorizzare la loro piattaforma mediante la concessione in uso del nostro software, sviluppato in house, per la loro sezione debt“.

Chi è Fundera

Fundera è un gestore di portali di equity crowdfunding vigilato da Consob e iscritto alla sezione ordinaria dell’apposito registro. Dispone di tre sezioni: equity, donation e da oggi anche strumenti di debito.

La piattaforma, una delle prime ad avere ottenuto l’autorizzazione di Consob, era stata acquistata nel 2016 da Frigiolini&Partners, società leader nel supporto all’emissione di minibond, il cui fondatore, Leonardo Frigiolini era stato nel 2014 l’artefice di Unicaseed, che aveva lanciato la prima campagna chiusa con successo in Italia.

Nel dicembre 2018, Fundera ha lanciato la sua prima campagna di equity crowdfunding, relativa al round della fintech MyCreditService, conclusa nel luglio 2019 con una raccolta di 226 mila euro.

La nuova normativa sul crowdfunding

Il collocamento del private debt sulle piattaforme di crowdfunding è stato reso possibile dalla Legge di Bilancio 2019, che ha introdotto la possibilità per le piattaforme di ospitare campagne di raccolta di strumenti di debito emessi da PMI, sebbene sottoscrivibili soltanto da investitori professionali, a differenza di quanto è invece previsto per le quote di capitale in offerta nelle campagne di raccolta di capitale di rischio.

La Legge di Bilancio ha introdotto in particolare il nuovo comma 1-ter all’articolo 100-ter del TUF, che prevede che la sottoscrizione di obbligazioni o di titoli di debito sia riservata agli investitori professionali e a particolari categorie di investitori eventualmente individuate dalla Consob e sia effettuata in una sezione del portale diversa da quella in cui si svolge la raccolta del capitale di rischio.

Consob, aveva pubblicato lo scorso 20 giugno, per consultazione pubblica, una proposta di modifica del Regolamento sull’equity crowdfunding per recepire le novità normative introdotte dalla Legge di Bilancio 2019. A valle della consultazione, Consob ha modificato il regolamento.

Nella nuova versione dell’art. 24 comma 2-quater del Regolamento, Consob ha precisato che i gestori dei portali di raccolta di capitali online dovranno assicurasi che “la sottoscrizione di obbligazioni e titoli di debito sia riservata, nei limiti stabiliti dal codice civile (e quindi escludendo le srl, ndr), oltre che agli investitori professionali, ai soggetti indicati al comma 2 (incubatori, fondazioni bancarie e investitori professionali su richiesta, ndr), e ai soggetti di seguito indicati:

  • investitori non professionali che hanno un valore del portafoglio di strumenti di cui al Testo Unico, inclusi i depositi di denaro, superiore a duecentocinquanta mila euro;
  • investitori non professionali che si impegnano ad investire almeno centomila euro in un’offerta, nonché dichiarino per iscritto, in un documento separato dal contratto da stipulare per l’impegno a investire, di essere consapevoli dei rischi connessi all’impegno o all’investimento previsto;
  • investitori non professionali che effettuano l’investimento nell’ambito della prestazione del servizio di gestione di portafogli o di consulenza in materia di investimenti”.

Il private debt sarà collocato a breve anche da altre piattaforme di crowdfunding. Nel novembre scorso, CrowdFundMe, il  portale di equity crowdfunding italiano quotato all’Aim dal marzo 2019, ha presentato una istanza per il collocamento dei titoli di debito a Consob.