Groupama ha stretto un accordo con il leader francese nel lending crowdfunding per veicolare €100M alle PMI

Unilend, piattaforma francese leader nel lending peer to peer, ha formato una partnership con Groupama Banque per investire € 100.000.000 sulle piccole e medie imprese nel corso dei prossimi quattro anni. L’accordo è il primo del suo genere in Francia.

 

Crowdfunding lending partnership Unilend Groupama

 

L’accordo di partnership, ufficializzato lo scorso 21 Gennaio, consentirà a Groupama Banque di prestare denaro direttamente ad imprese di propria scelta a fianco dei prestatori di Unilend. Nicolas Lesur, CEO e co-fondatore di Unilend, ha dichiarato: “Questa è una pietra miliare per Unilend, per il lending peer-to-peer e per il settore finanziario più in generale“.

Unilend, leader francese nel lending crowdfunding, in soli due anni ha contribuito a prestare oltre €8 milioni a ben 92 imprese. La piattaforma consente a chiunque, cittadino francese, svizzero o europeo, di prestare il proprio denaro alle imprese selezionate per un minimo di €20. L’importo massimo per un prestito che le imprese (obbligatoriamente con sede in Francia) possono richiedere è di €250.000.

Groupama, un istituto finanziario diversificato, è stata costituita nel 1980. Groupama Banque è la filiale bancaria di Groupama con più di mezzo milione di clienti. La partnership è vista come un passo per portare l’attività bancaria tradizionale nel regno delle nuove forme di finanziamento.

Sia Unilend che Groupama vedono l’accordo come un precedente per altre istituzioni finanziarie che può spingerle a lavorare insieme per affrontare le sfide della formazione del capitale per le PMI, un settore vitale per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. I valori di Groupama sono sintetizzati in “responsabilità sociale, la vicinanza e la solidarietà”. “Questa partnership con Unilend è solo un altro esempio di questi valori“, secondo Sylvain Burel, responsabile della comunicazione di Groupama.

In molti paesi, tra cui l’Italia, il settore bancario tradizionale è finito nel mirino per non essere in grado di fornire in modo efficace finanziamenti alle piccole imprese. La ragione è riconducibile a una combinazione di strutture antiquate e regolamenti eccessivi che hanno impedito, anche agli Istituiti di credito “di buona volontà”, di fornire adeguate risposte ai fabbisogni delle PMI. In altri, come Francia, UK e USA, il lending peer to peer ha occupato questo spazio vuoto ed è subito diventato un’alternativa migliore rispetto ai prestiti bancari tradizionali.

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