Il settore tessile/abbigliamento punta sul lending crowdfunding. I case studies di Lendix

In un mercato come il tessile, in cui il time-to-market è fondamentale, sono sempre più numerose le aziende italiane che scelgono il P2P lending

 

Lending crowdfunding tessile e abbigliamento

 

Il fashion è da sempre uno degli elementi trainanti dell’economia italiana. Assieme al food, è una delle eccellenze che danno costantemente lustro al nostro Paese, anche e soprattutto da un punto di vista internazionale. Che non sia solo apparenza lo mostrano dati di mercato in continua crescita, con un comparto che ha incrementato nel corso del 2017 il suo valore complessivo del 2,5%, per un totale di 64,8 miliardi di euro, secondo l’Osservatorio sui Fashion Trend di American Express.

Si tratta di un mondo che non vive solamente dei grandi brand, noti e amati in tutto il mondo. Sono centinaia le piccole e medie imprese che costituiscono a vario livello la spina dorsale del mercato, occupando magari nicchie molto specifiche, ma con una forte specializzazione e una presenza sul territorio altrettanto radicata.

In un mercato tanto competitivo, il time-to-market è un elemento fondamentale. La capacità di reagire tempestivamente alle variazioni della domanda, se non addirittura a prevenirle, può rappresentare un vantaggio competitivo importante. Lo stesso accade per la possibilità di accedere in modo rapido a finanziamento a supporto dello sviluppo del business, ad esempio per l’avvio di nuove linee di produzione.

Sono diversi gli operatori del mondo fashion e dell’abbigliamento che, per supportare in modo efficace il proprio business, nel corso degli ultimi dodici mesi si sono rivolti alla piattaforma di lending crowdfunding Lendix.

Filati Biagioli Modesto con sede a Montale, in provincia di Pistoia, e operativa dal 1992, investe in ricerca e sviluppo di tecniche di lavorazione volte a valorizzare tutte le caratteristiche del puro cashmere e delle altre fibre nobili. L’azienda ha ottenuto un prestito di 500.000 € a 36 mesi per finanziare la ristrutturazione dell’impianto di produzione.

Lilly Confezioni, creata nel 2015, ha sede a Vicenza e collabora con i principali marchi internazionali del lusso per la creazione di modelli e prototipi di vestiario, la produzione di abbigliamento leggero e la produzione di cappotti, giacche e abbigliamento sportivo per uomo e donna. L’impresa ha chiesto un prestito di 250 000 € a 42 mesi per finanziare l’acquisto di nuovi macchinari per piccole produzioni ed un nuovo sistema di contabilità e CRM.

B3 è un distributore di abbigliamento ed accessori per motociclisti, con sede a Biella (BI). Fondata nel 2011, l’azienda si occupa del design e dei modelli per la produzione in outsourcing della linea di abbigliamento ed accessori per motociclisti con marchio “Smooke” e “Bullstone”. L’azienda ha chiesto un prestito di 100.000€ a 18 mesi per finanziare la creazione di una nuova linea di prodotti in pelle (design e produzione dei modelli, attività di marketing per sostenere il lancio).

Infine ST Protect si occupa della produzione e vendita di abbigliamento tecnico ed antinfortunistico. Nata nel 2010, e parte del gruppo Arroweld, l’azienda conta 37 dipendenti e ha sede a Broni (PV). Si occupa della produzione di dispositivi di protezione individuale inclusi indumenti da lavoro, indumenti protettivi speciali, scarpe e stivali tecnici di sicurezza, equipaggiamento militare, giubbotti antiproiettile, occhiali, elmetti e guanti. ST Protect si è rivolta a Lendix due volte in meno di un anno. Inizialmente, ha chiesto 400.000 € a 30 mesi per finanziare la produzione di abbigliamento tecnico per conto di un primario operatore italiano nel mercato dei trasporti dopo essersi aggiudicata una gara pubblica. Successivamente, ha chiesto e ottenuto altri 350.000 € a 30 mesi per finanziare la ristrutturazione della fabbrica e per avviare la produzione per una nuova gara aggiudicata.

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