Microcredito di Impresa, partecipata da i-RFK, lancia round di equity crowdfunding su BacktoWork24

La società fintech, autorizzata Banca d’Italia per erogare prestiti a giovani imprese italiane, ha lanciato un round di equity crowdfunding con obiettivo di raccolta massimo di 3,5m

 

Microcredito di impresa lancia equity crowdfunding su Backtowork

 

Microcredito di Impresa, startup fintech autorizzata da Banca d’Italia ad erogare direttamente microcredito a piccole imprese, ha lanciato lo scorso 26 ottobre una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma BacktoWork24, che, ad oggi, ha già superato di gran lunga il target minimo di raccolta dei 341 mila euro. Il tutto nell’ambito di un aumento di capitale deliberato per massimi 3,35 milioni di euro e sulla base di un valore pre-money di circa 1,76 milioni. La campagna sarà aperta sino al prossimo 6 dicembre.

Ricordiamo che la piattaforma di equity crowdfunding BacktoWork24 è partecipata da Neva Finventures, il corporate venture capital di Intesa Sanpaolo.

Fondata nel dicembre 2017 e operativa da quest’anno 2019, dopo aver ottenuto l’autorizzazione a operare dalla Banca d’Italia, Microcredito d’Impresa ha erogato sinora 81 prestiti. La società, partecipata al 26% dalla holding di investimento in startup Innovative-RFK è guidata dal ceo Massimo Laccisaglia, anche presidente di i-RFK, e dal direttore generale Diego Rizzato, che ha spiegato: “Microcredito di Impresa si sta dotando dei capitali necessari per stabilire rapporti di partnership con gli istituti bancari, che, pur potendo erogare direttamente microcredito, di fatto ci manifestano spesso la preferenza a operare tramite un soggetto specializzato, come noi.

Quanto al funding, non si fermerà alle banche. La società sta infatti già lavorando con alcuni fondi di debito che sottoscriveranno obbligazioni per poter mixare la provvista. Microcredito d’Impresa si finanzia a un costo medio del capitale inferiore al 4%, mentre eroga prestiti con un TAN dell’8,5% e un TAEG dell’11,0%.

Microcredito d’Impresa è stata promossa da Francesco Rosetti (AD di Double Consulting srl, società di consulenza direzionale nel settore bancario, parte del gruppo internazionale Expleo), Edit Service srl (società collegata alla UIL, con vaste connessioni nel tessuto sociale e territoriale), Confartigianato Viterbo, Marco Ravaldi (ceo di First Data Italy, Fiserv Group), Diego Rizzato (con esperienza consolidata nel settore bancario e nel microcredito), Novaria srl e Innovative-RFK.

Innovative-RFK, che a sua volta ha concluso lo scorso setttembre un round record di equity crowdfunding, è una società italiana di investimento in startup e pmi innovative, fondata nel 2017 da Paolo Pescetto, Massimo Laccisaglia e Andrea Rossotti, forti dell’esperienza di Red-Fish Kapital, società che opera nel campo degli investimenti in private equity con investimenti per circa 50 milioni di euro in modalità club deal.

Il microcredito alle imprese consiste in prestiti fino a un massimo di 35 mila euro erogati a startup, piccole imprese e professionisti con anzianità inferiore a 5 anni. A livello mondiale, secondo il Microfinance Barometer 2019 di Convergences, nel 2018 il mercato globale della microfinanza valeva 124 miliardi di dollari di crediti, in crescita dell’8,5% sul 2017, e contava 140 milioni di beneficiari, in aumento di circa il 9,5% sull’anno prima.

La domanda potenziale di microcredito destinato alle imprese in Italia è stata stimata dal Ministero dello Sviluppo Economico in oltre un miliardo all’anno. Se tali richieste fossero soddisfatte potrebbero nascere 40mila nuove imprese l’anno, generando 100 mila nuovi posti di lavoro. Purtroppo la domanda realmente soddisfatta oggi è meno del 10% di quella potenziale.

In Italia il mercato del microcredito è ancora molto poco sviluppato, esistono soltanto 13 società di microcredito in tutta Italia, ma le opportunità di crescita sono importanti, dato che esiste un impianto normativo estremamente favorevole, costituito dal Decreto 17 ottobre 2014, n. 176, attuativo dell’art. 111 del TUB n.176/2014 e dalle disposizioni attuative di Banca d’Italia del 2015, che hanno dato origine a una riserva di credito per un nuovo soggetto specializzato, appunto l’Operatore di Microcredito, vigilato informativamente da Banca d’Italia. La norma stabilisce che i micro-prestiti siano assistiti da garanzia dell’80% da parte del Fondo di Garanzia.