Round di equity crowdfunding per una PMI che sposa tecnologia all’avanguardia e sapienza artigianale

Le stampanti 3D di Desamanera adottano una tecnologia unica al mondo per creare oggetti in pietra di grandi dimensioni. Il round di equity crowdfunding finanzierà l’espansione all’estero

 

Desamanera stampa 3d in pietra equity crowdfunding

 

Una tecnologia all’avanguardia, unica al mondo e protetta da due brevetti, e il “saper fare” tipico dell’artigianato italiano. Sono gli ingredienti di Desamanera una startup innovativa che, da Rovigo, con le sue rivoluzionarie tecniche di stampa 3D, si sta affermando come player dirompente del settore.

La società ha deciso di aprire il proprio capitale agli investitori privati, lanciando una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Starsup che punta a raccogliere fino a 600 mila euro a fronte del 11% del capitale.

Desamanera è specializzata nella progettazione e produzione di stampanti 3D che realizzano oggetti ed opere in pietra di grandi dimensioni e, in 4 anni di R&S, ha sviluppato soluzioni tecnologiche proprietarie che consentono significativi vantaggi competitivi in termini di prezzo, flessibilità produttiva e qualità.

In particolare, ha evoluto la tecnologia «a letto di polvere» utilizzando leganti proprietari naturali, protetti da due brevetti, non sintetici per la realizzazione di opere ed oggetti in pietra e marmo di grandi dimensioni con livelli di flessibilità ed efficienza di gran lunga superiori ai pochi competitor.

La valenza della sua tecnologia è testimoniata dalle collaborazioni con alcune prestigiose Università Centri di Ricerca Nazionali ed Internazionali, tra cui Università di Padova, Cà Foscari di Venezia e il CNR, per la ricerca sui materiali e per la realizzazione di soluzioni per settori industriali specifici.

Antonino Italiano, fondatore di Desamanera, sottolinea anche la portata ecologica della tecnologia proprietaria: “abbiamo sviluppato una tecnologia che ci consente di adottare un modello di Economia Circolare. I nostri sistemi e processi produttivi sono stati studiati per realizzare prodotti con materiali riciclati o scarti di altre lavorazioni ed impiegano il materiale strettamente necessario per la produzione, abbattendo drasticamente gli scarti di lavorazione”.

Desamanera punta ad acquisire una consistente quota di un mercato, quello delle stampanti 3D ceramiche, per il quale il rapporto “SmarTech Analisys 2018” prevede una dimensione tra 10 anni di $3,7 miliardi.

Desamanera, che ha già ottenuto finanziamenti agevolati a fondo perduto per oltre 1,2 milioni, inclusi un finanziamento Smart&Start e due Horizon 2020, investirà i fondi raccolti per supportare lo sviluppo commerciale in Italia e in Europa, mirato, in particolare, a settori specifici come la R&S materiali, la protezione costiera, l’architettura e l’arredo urbano e per ulteriori sviluppi in ottica «industria 4.0».