Telegram lancerà la madre di tutte le ICO?

La famosa app di messaggistica si appresta a lanciare la propria Blockchain e una ICO che punta a raccogliere $500m in pre-vendita e da 3 a 5 miliardi in vendita

 

Telegram lancerà la più grande ICO di sempre

Telegram, una tra le app di messaggistica criptata più diffuse al mondo, sta considerando la più grande Pre-ICO della storia per finanziare una nuova piattaforma Blockchain e relativa criptovaluta. Come riporta TechCrunch citando “fonti diverse”, Telegram mira a raccogliere fino a 500 milioni di dollari in una pre-vendita riservata. La futura piattaforma Telegram Open Network (TON) utilizzerà i token per i pagamenti interni degli utenti.

Secondo le fonti di TechCrunch, una serie di prevendite private sarebbero in grado da sole di raccogliere “fino a $500 mln”, mentre la successiva fase di distribuzione pubblica è pianificata per portare il valore del token tra $3 e $5 miliardi.

Ovviamente, risultati di questo genere renderebbero l’ICO di Telegram la più grande mai lanciata, e “irrisorie” quelle precedenti inclusa quella di Block.One (un sistema operativo per creare community decentralizzate) che il mese scorso ha raccolto $700 milioni.

Secondo TechCrunch, gli investitori “al di fuori del cerchio interno” del CEO Pavel Durov potrebbero dover affrontare un buy-in minimo da $20m, mentre tutti gli altri potrebbero essere limitati all’acquisto di token TON con fiat, invece che con Bitcoin o Ethereum come nelle normali ICO.

Le società di investimento istituzionali di alto livello hanno espresso interesse, ma Durov si dice diffidente nell’accettare i loro soldi. Telegram ha affrontato polemiche negli ultimi mesi, in particolare in Russia, dopo che si è rifiutata di consegnare i dati degli utenti alle autorità in conformità con le leggi sulla privacy.

Il potenziale lancio del wallet Telegram è previsto per il quarto trimestre di quest’anno, con il pacchetto completo di servizi che seguirà nel 2019.

L’idea di Durov è di lanciare una Blockchain completamente nuova, utilizzando i 180 milioni di utenti di Telegram per raggiungere rapidamente una massa critica e spingere nuovi utenti ad adottare la criptovaluta, consentendo così a Telegram di diventare un “remaker” di altre criptovalute (come ha fatto Ethereum), proprio grazie alla sua scala.

Secondo il white paper di Telegram, che TechCrunch afferma di aver letto parzialmente, la criptovaluta si chiamerà “Gram”. Durov avrebbe deciso di combinare un’infrastruttura centralizzata con una decentralizzata, dal momento che una rete completamente decentralizzata non scala altrettanto velocemente. Di qui la ragione per cui per Telegram risulterebbe necessario sviluppare e possedere una propria Blockchain.

Il passaggio a una piattaforma di Blockchain decentralizzata potrebbe inoltre consentire di prendere due piccioni con una fava. Oltre a creare una vera e propria economia di criptovaluta all’interno dell’app, consentirebbe anche di difendere il servizio contro gli attacchi e le accuse di Stati come l’Iran, dove, rappresentando il 40% del traffico Internet, è stato temporaneamente bloccato durante le proteste contro il governo.

Con TON, infine, Telegram punta a sviluppare un servizio simile a WeChat, ma basato su criptovaluta. WeChat (l’app di messaging leader in Cina) è diventata molto più di un’app di chat e funge da meccanismo di pagamento predefinito per molti Cinesi. In WeChat i pagamenti possono essere effettuati molto rapidamente per molti servizi, ma il sistema rimane molto centralizzato. Una piattaforma decentralizzata come TON potrebbe offrire maggiore sicurezza e resilienza.

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