Workinvoice, Crif e PwC lanciano Ecobonus 110%, il primo mercato digitale per scambiare i crediti fiscali del super ecobonus

WorkInvoice, piattaforma di Invoice Trading,  crea un marketplace dedicato ai crediti fiscali dove sarà possibile cedere e acquistare online le detrazioni fiscali come l’Econobonus

Matteo Tarroni, ad e fondatore di Workinvoice

Matteo Tarroni, ad e fondatore di Workinvoice

Workinvoice, la fintech italiana di invoice trading, specializzata nello scambio di crediti commerciali, e il leader delle informazioni creditizie e della business information Crif (socio di Workinvoice al 10%), con il supporto di PwC, in veste di advisor strategico e tecnico, hanno lanciato il primo mercato digitale per scambiare i crediti fiscali del super ecobonus, battezzato Ecobonus 110%.

Sul mercato sarà possibile cedere e acquistare online, come credito di imposta, le detrazioni fiscali previste dal Decreto Rilancio, creando, per la prima volta, un mercato dedicato ai crediti fiscali (ora aperto a quelli riferiti all’ecobonus, in futuro anche ad altre tipologie), agevolando la trasformazione in liquidità del credito a prezzi di mercato, accelerando la diffusione dell’utilizzo degli incentivi e, in ultima istanza, sostenendo il settore dell’edilizia. Su Ecobonus 110% potranno operare: soggetti interessati alla vendita del credito super ecobonus; società di costruzioni e relativa filiera; banche e altri finanziatori; soggetti privati interessati a comprare il credito (aziende, assicurazioni, banche, fondi ecc).

“Il marketplace per il trasferimento dei crediti superbonus consentirà di sfruttare al meglio l’agevolazione prevista dal DL Rilancio coniugando l’esigenza di liquidità e/o l’offerta di detrazioni eccedenti la tax capacity (valore complessivo dei debiti tributari) del soggetto cedente con un possibile risparmio fiscale a beneficio del soggetto acquirente. I responsabili fiscali e/o CFO non potranno non prendere in considerazione tale opportunità”, ha affermato Marco Preti, General Manager di Crif.

Alessandro Grandinetti, Markets and Clients Leader di PwC, ha spiegato: “L’evoluzione normativa a cui abbiamo assistito ha abilitato un nuovo mercato aperto ad un ventaglio molto ampio ed eterogeneo di soggetti che in funzione delle loro esigenze potranno cedere o acquisire il credito in modo immediato, sicuro e indipendente anche successivamente alla prima cessione. La tecnologia, adeguati presidi tecnici e sinergia con il patrimonio informativo di Crif ne fanno una piattaforma innovativa, efficiente pensata per garantire i più evoluti presidi a beneficio degli scambi”.

Matteo Tarroni, fondatore e ceo di Workinvoice, ha aggiunto: “Workinvoice gestisce da anni il più importante marketplace digitale per i crediti commerciali. A fronte dell’opportunità creata con il varo del super ecobonus abbiamo deciso di far evolvere il nostro modello di marketplace nella direzione dei crediti fiscali, con l’obiettivo di trasformarli, anche in questo caso, in un’asset class innovativa. Un vero e proprio mercato secondario che si estenderà ai crediti fiscali trasferibili. “Per Workinvoice si tratta di un ulteriore importante passo della nostra strategia di realizzazione di servizi a valore aggiunto per banche e corporate che vogliono offrire alla propria base di clientela servizi digitali innovativi.”

Chi è Workinvoice

Fondata a fine 2013 da Matteo Tarroni, Ettore Decio e Fabio Bolognini e attiva dal 2015, Workinvoice è stata la prima piattaforma a diventare operativa nel settore dell’invoice financing in Italia. Nel marzo 2019 la società ha raggiunto il punto di pareggio. Nel settembre 2018 il Gruppo Crif ha comprato il 10% di Workinvoice e contestualmente ha lanciato CribisCash, primo esempio di evoluzione del fintech verso le partnership con player industriali che dispongono delle risorse necessarie per sfruttare al meglio le idee, i servizi e anche i modelli di business inventati dalle startup, permettendo alle imprese di accedere ai dati di incassi e pagamenti di 1,7 milioni di aziende.