Asset digitali: la sintesi del 2020 e le previsioni per il 2021 secondo Iconium

Riportiamo le considerazioni di Iconium, prima società italiana dedicata agli asset digitali, sul mercato del 2020 e su cosa si può prevedere per il nuovo anno

 

Asset digitali analisi 2020 e previsioni 2021

 

Bitcoin sta per chiudere il 2020 con una performance di oltre il 200%, nel mese di Dicembre ha superato i $30.000 schiacciando il precedente massimo storico di $ 20.000 raggiunto nel 2017. La capitalizzazione di mercato di tutte le criptovalute è passata da $180 a oltre $650 miliardi di dollari. Perché?

L’halving di bitcoin (il momento in cui la ricompensa dei miners si riduce della metà) nell’aprile di quest’anno ha svolto il suo ruolo come previsto, ma ci sono nuovi mega trend che stanno avendo un impatto cruciale sulla crescita delle criptovalute:

  • Adozione accelerata di Crypto Assets da parte di investitori istituzionali e grandi aziende (soprattutto negli Stati Uniti) con l’obiettivo sia di investire, dare accesso ai clienti, impiegare liquidità\tesoreria
  • COVID19 e la massiccia iniezione di liquidità da parte delle banche centrali di tutto il mondo, stanno contribuendo ad una forte svalutazione del dollaro USA e aumentando le aspettative di inflazione, insieme a rendimenti negativi su obbligazioni e molti altri prodotti a reddito fisso.
  • DeFi, ovvero protocolli di finanza decentralizzata che consentono transazioni finanziarie P2P di ogni tipo e in maniera decentralizzata. Anche la previsione più ottimistica dello scorso anno è stata superata di 2 / 3 ordini di grandezza per questo nuovo fenomeno

Analisi e previsioni

1. Adozione istituzionale, pandemia e adozione di massa

Possiamo presumere che tutto sia iniziato con il crash generale dei mercati (tradizionali e non), avvenuto nel marzo 2020, a causa delle incertezze scaturite dalle misure di restrizione causate dalla pandemia. Il crollo ha colpito Bitcoin e tutte le altre criptovalute molto più pesantemente rispetto che agli asset tradizionali, tuttavia anche la ripresa è stata molto più veloce e molto più forte.

Al fine di proteggere le economie di tutto il mondo, i governi hanno stampato denaro aumentando la base monetaria in un modo mai visto prima, per evitare il panico e il blocco della spesa dei consumatori.

In alcuni paesi in cui l’inflazione era già molto alta, le persone si sono rivolte a bitcoin per proteggere il loro potere d’acquisto. Ma misure di questo tipo non sono passate inosservate, e alcuni si sono posti delle domande cruciali sull’economia:

  • Come può sopravvivere un’economia con la stampa illimitata di denaro?
  • Come possono il dollaro USA -e altre valute- preservare il loro valore in presenza di tale diluizione?
  • Cosa succede quando o se lo stimolo finisce?
  • Come si può risparmiare in un mondo a rendimenti negativi?
  • Arriverà l’iperinflazione?
  • Quanto è solido il mercato finanziario?

Il crollo, tuttavia, ha causato un mercato ribassista di breve durata. Ad Aprile i mercati azionari globali hanno iniziato la loro ripresa che si è protratta fino ad oggi. Partendo dal presupposto che anche se quelle società sembrano sopravvalutate, l’unico modo per mantenere il valore del proprio patrimonio è quello di allontanarsi da contanti e obbligazioni poiché offrono rendimenti negativi e di non detenere eccessivi risparmi liquidi a causa della continua svalutazione del dollaro.

Una soluzione ad esempio, è quella di aumentare l’esposizione all’oro, il bene rifugio per eccellenza da millenni.

Poi all’improvviso, alcuni grandi investitori istituzionali e personalità di spicco hanno esaminato più attentamente Bitcoin e evidenziato i suoi pregi:

  • Offerta limitata
  • Rete sicura
  • Immutabilità delle transazioni
  • Apolitico
  • Infrastruttura globale (non dipende da nazioni/continenti)
  • Settlement immediato
  • Facilmente trasferibile
  • Resistente alla censura

Guardando l’elenco sopra, è facile notare come sotto certi aspetti bitcoin e oro presentano delle caratteristiche simili:

  • L’oro non ha un’offerta finita, continua ad essere estratto e possiamo persino immaginare che l’attuale tasso di estrazione potrebbe cambiare drasticamente a causa di progressi tecnologici, Elon Musk (c’è oro su Marte?) e altri fattori.
  • L’oro è difficile da conservare, spostare, trasferire, custodire o verificare.
  • L’oro è soggetto a leggi nazionali (i piccoli investitori non possono possedere e immagazzinare oro direttamente come investimento)

Ora, si stima che tutto l’oro nel mondo valga $11 trilioni, quasi 30 volte il valore di Bitcoin, e non ha tutte le caratteristiche di Bitcoin. Quest’anno è stato l’anno della resa dei conti per le istituzioni finanziarie e i grandi investitori. Hanno finalmente iniziato a rendersi conto che esiste un nuovo asset unico che non solo può proteggere il loro patrimonio, ma può anche apprezzarsi nel tempo rispetto a tutti gli altri investimenti: BITCOIN.

Si ritiene che Bitcoin sia nato — nelle intenzioni del suo creatore Satoshi Nakamoto — come una valuta, un sistema di pagamento facile da trasferire e soggetta a un’inflazione minima programmata. È diventato però qualcos’altro: è diventato GOLD 2.0, o oro digitale. E la corsa all’acquisto è iniziata questo autunno, ma questa volta da giganti finanziari invece che da investitori retail come nel 2017.

Qui sotto un elenco di alcune tra le più grandi istituzioni che hanno adottate bitcoin tra i loro asset in riserva:

  • Square, Revolut, Abra: app di pagamento, risparmio e trading che consentono ora ai propri clienti di acquistare diverse criptovalute direttamente dal proprio account
  • Paypal, con i suoi 320 milioni di clienti nel mondo, ha iniziato a offrire risorse crittografiche ai suoi clienti. Solo negli Stati Uniti per ora ma presto nel resto del mondo.
  • Fidelity, il più grande asset manager al mondo, consiglia ora ai suoi clienti di detenere almeno l’1% del proprio portafoglio in Bitcoin
  • Michael Saylor, CEO della società quotata al Nasdaq Microstrategy, ha deciso di impiegare oltre il 70% della liquidità della sua azienda in Bitcoin ($475 milioni). Recentemente è diventato un personaggio pubblico molto noto nel settore delle criptovalute e non solo e un forte sostenitore di Bitcoin. Una citazione significativa: “Bitcoin è la migliore risorsa di riserva del tesoro del mondo e la rete monetaria dominante emergente. È la soluzione al problema della riserva di valore, affrontato da ogni individuo, azienda e governo sulla Terra “.

Istituzioni come JP morgan, Goldman Sachs Citibank hanno recentemente cambiato la loro visione su Bitcoin. Ray Dalio, il leggendario investitore, ha iniziato a esplorare Bitcoin. Blackrock, la più grande istituzione finanziaria al mondo, ha affermato che Bitcoin può essere considerato oro digitale e ha il potenziale per diventare un asset globale.

L’ingresso di questi nuovi attori ha innalzato notevolmente i volumi di acquisto — basta pensare che PayPal e Square insieme acquistano il 100% di tutti i bitcoin emessi mensilmente (oltre $600 milioni) — creando questa carenza dal lato dell’offerta. Questa combinazione crea una carenza di bitcoin sul mercato che favorisce possibili apprezzamenti.

E questa è solo la punta dell’iceberg: questa transizione è appena cominciata in particolare in America ma presto, le istituzioni di tutto il mondo seguiranno lo stesso percorso.

Si stima che ci siano circa 100 milioni di persone che detengono bitcoin. Immaginiamo un mondo in cui dieci volte più persone lo usano. E ricordiamo che l’offerta è limitata a 21 milioni di bitcoin (attualmente in circolazione: 18.577.062 BTC). La capitalizzazione di mercato di Facebook è di $ 800 miliardi, e ha 2,5 miliardi di utenti che condividono solo i dati con il social network. Le persone che partecipano alla rete Bitcoin usano i loro soldi. Quale utente vale di più?

2. De-Fi: Decentralized, Open Finance, e Ethereum

Ethereum, come ecosistema, sembra inarrestabile. I concorrenti sono in ritardo e il mercato ha premiato questa posizione dominante: la performance di ETH è stata quasi 3,5 volte nel 2020

La missione di Ethereum è molto ambiziosa: diventare il primo sistema operativo decentralizzato al mondo. Rispetto a Bitcoin, che si basa sulla propria stabilità e sicurezza, Ethereum è una piattaforma per creare nuove applicazioni e servizi basati su Blockchain.

Ethereum ha già reso possibile, nel 2020, il primo esperimento di massa nel mondo della finanza decentralizzata: diversi protocolli programmabili — chiamati DAO, ovvero Organizzazioni Autonome Decentralizzate — sono stati lanciati sulla Blockchain di Ethereum, offrendo strumenti di gestione degli asset digitali, exchange decentralizzati (DEX), derivati, assicurazioni, margin trading, lending e borrowing, staking, e tokenizzazione degli asset reali. Quindi con la finanza decentralizzata è possibile fare trading con le criptovalute su exchange decentralizzati (DEX), chiedere prestiti di denaro (borrowing), ma anche dare in prestito i propri crypto asset per ottenere interessi in cambio (lending).

Iconium - Total Value Locked in DeFiLa Finanza Decentralizzata (DeFi) è quindi un movimento che fa leva sulle reti (informatiche) decentralizzate, per trasformare i prodotti finanziari precedenti e attuali, in protocolli sicuri e trasparenti che operano senza intermediari. Sebbene all’inizio dell’anno fosse un ramo dell’industria molto ristretto, la sua crescita l’ha portato ad essere in concorrenza con CeFi (finanza centralizzata) come Coinbase e altri Exchange. Il valore totale bloccato (TVL) nei protocolli DeFi è passato da $ 650 milioni a oltre $ 15 miliardi in 1 anno.

Proprio come Internet ha monetizzato informazioni e dati, una volta disponibili esclusivamente per grandi società di media, la DeFi sta democratizzando i servizi finanziari al momento disponibili esclusivamente a un élite di individui. Questi protocolli permetteranno a chiunque di costruire prodotti innovativi su questi protocolli. Consentiranno a underbanked e unbanked di accedere a servizi finanziari attualmente riservati a una piccola percentuale della popolazione mondiale: cosa che sta accadendo già in questo momento. Non possiamo sottovalutare l’importanza di queste innovazioni: per la prima volta nella storia i mercati finanziari possono diventare privi di autorizzazioni e accessibili a chiunque lo desideri. Le persone e le imprese saranno in grado di prendere in prestito, scambiare, utilizzare derivati in un mercato aperto, globale, e senza fiducia.

La DeFi conta già alcuni progetti di successo, ma il settore è troppo nuovo per trarre conclusioni. La maggior parte dei modelli deve essere sottoposta a stress test su scala più ampia e deve dimostrare la resilienza ai nuovi arrivati e ai concorrenti. Vengono lanciate centinaia di startup che competono ferocemente per questo mercato. I prossimi due anni saranno fondamentali per la maturazione di questa nuova industria.

Di seguito alcuni dati chiave di Ethereum:

  • +130 milioni di account Ethereum totali creati
  • +46 milioni di nuovi indirizzi Ethereum attivi nel 2020
  • La comunità di sviluppatori di Ethereum è 5 volte più grande di qualsiasi altro ecosistema blockchain

Il 2021 sarà un anno importante per Ethereum. La transizione alla versione 2.0 porterà ulteriori progressi in termini di velocità, scalabilità e applicazione che consentiranno alla maggior parte delle persone di assaporare cos’è un mondo costruito su un sistema finanziario aperto e decenralizzato.

Oltre alle innovazioni menzionate sopra, la finanza decentralizzata ha rivoluzionato le token sales o i metodi di raccolta fondi basati su blockchain. Esplose nel 2017 con il nome di ICO (Initial Coin Offering), questi metodi di fundraising permettono ai progetti blockchain di raccogliere ingenti quantità di denaro da investitori di tutto il mondo in cambio di token. Questi nuovi token per essere scambiabili dovevano essere quotati su mercati secondari come Coinbase, Binance o Kraken pagando enormi somme di denaro. Questo a volte poteva essere un ostacolo non indifferente per il lancio di un progetto. Grazie alla DeFi, la vendita dei token può iniziare in modo autonomo e ogni progetto può listare il proprio token su diversi exchange decentralizzati senza aver bisogno di pagare alcun tipo di commissione.

L’anno scorso abbiamo mostrato gli unicorni (protocolli e aziende con valore maggiore di $1 miliardo) nel settore blockchain\crypto, prevedendo che nel 2020 avremmo visto molti più nomi nell’elenco. Oggi ci sono 31 token oltre il miliardo di capitalizzazione contro i 12 dell’anno scorso. Il triplo rispetto all’anno scorso.

Questa volta stiamo elencando i progetti DeFi in procinto di diventare Unicorns, notando che l’anno scorso questo elenco sarebbe stato quasi vuoto:

Iconium - Top 20 DeFi projects by market cap

Conclusioni

In un’industria, ci sono anni in cui non succede nulla. Poi c’è un anno che conta come 10 anni: per le criptovalute quest’anno è stato il 2020. Nonostante la pandemia globale, quest’anno Bitcoin ha ricevuto un riconoscimento inimmaginabile, un incredibile tasso di adozione e l’inizio di una rivoluzione finanziaria globale. Il network effect del settore delle criptovalute, ora a 100 milioni di utenti, sta dimostrando la sua piena potenza. Ci sarà una transizione da un mondo basato sulla fiducia — che richiede diversi livelli di intermediari, squilibri di potere, regole poco chiare — a uno progressivamente auto-sovrano. Questa è la più grande opportunità di investimento, per l’umanità, dei nostri tempi.

Un commento:

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