Crescono gli investimenti del private equity nelle startup italiane. Ma l’Equity Crowdfunding è confrontabile

AIFI: nel I semestre 2018, +122% di investimenti dei VC in PMI “early stage” e +67% in “expansion”. Per le prime, dati sempre più paragonabili all’equity crowdfunding

 

AIFI private equity I semestre 2018 cresce vs 2017

 

Sono stati presentati ieri i dati sul mercato italiano del private equity e venture capital del primo semestre 2018. I risultati dell’analisi condotta da AIFI (Associazione Italiana Fondi di Investimento), in collaborazione con PwC Deals mostrano che l’ammontare investito da VC e fondi di Private Equity è stato pari a 2,9 miliardi di euro, in crescita del 49% rispetto a 1,9 miliardi di euro al 30 giugno 2017. Se si escludono i large e mega deal (operazioni caratterizzate da un equity investito superiore ai 150 milioni di euro), l’ammontare risulta pari a 1,4 miliardi di euro in crescita del 39% rispetto al miliardo del I semestre del 2017.

Per quanto riguarda i VC, il segmento early stage (investimenti in imprese nella prima fase di ciclo di vita, seed, startup, later stage) è cresciuto del 122% in ammontare (96 milioni di euro) e del 23% per numero di operazioni (80), cioè più della la metà del numero totale dei deal (150). Per ciascuna società finanziata, dunque, la raccolta media è stata di 1,2 milioni.

L’expansion (investimenti di minoranza finalizzati alla crescita dell’azienda) ha attratto 230 milioni di euro, +67% rispetto ai 138 milioni del primo semestre 2017. Il numero delle operazioni è cresciuto del 20% a 24; erano 20 nel primo semestre dell’anno precedente.

Nel primo semestre 2018 continua il trend di crescita evidenziato nel secondo semestre 2017” – ha commentato Francesco Giordano, Partner di PwC Deals – “In particolare l’aumento del numero delle operazioni (+15%) nei segmenti early stage, expansion e mid buyout è un segnale molto incoraggiante per la solidità del mercato e i futuri sviluppi ”.

Sempre lato investimenti, dal punto di vista delle dimensioni delle imprese, prevalgono ancora una volta le aziende con meno di 50 milioni di fatturato, che rappresentano il 75% del numero totale (87% nel primo semestre del 2017).

Nel comparto ICT sono stati realizzati 31 deal (19% del totale), nel settore dei beni e servizi industriali 28 (18%), nel medicale 20 (12%).

Geograficamente, delle 150 operazioni realizzate nel primo semestre in Italia, il 78% sono state fatte al Nord, 117, in crescita rispetto alle 93 dello stesso periodo dell’anno precedente; diminuisce il numero degli investimenti nel Centro, 18, con un peso del 12% rispetto alle 23 dello scorso anno nel medesimo periodo. Cresce il numero operazioni al Sud che totalizza a 15, il 10%, del totale in Italia rispetto alle 12 operazioni del semestre precedente.

Considerando solo le operazioni “early stage”, ci sembra interessante osservare che i dati relativi al venture capital sono sempre più paragonabili quelli dell’equity crowdfunding che, nel medesimo periodo (I semestre 2018) ha finanziato 54 società (vs 80) per 14,2 milioni (vs 96 milioni), per una raccolta media, quindi, di €263k (vs. €1.200k). Peraltro, questi dati sottolineano che si tratta, finora, di due forme di raccolta fino ad ora complementari, che si rivolgono ad aziende in fasi diverse della loro vita e con conseguenti diverse esigenze.

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