Equity Crowdfunding per il giornalismo partecipativo: parte la campagna di Vox Pop su WeAreStarting

VoxPop, una startup italiana, cerca €60k in equity crowdfunding su WeAreStarting per sostenere il lancio di una piattaforma che abilita il giornalismo partecipativo

 

Voxpop equity crowdfunding italia su wearestarting

Con l’inizio del 2016, la piattaforma di equity crowdfunding di WeAreStarting ha lanciato una campagna sulla startup Media Vox Pop S.r.l., pioniera dell’innovazione giornalistica, che ha studiato una piattaforma mediante il quale i media possono creare video domande da distribuire attraverso la rete e i loro canali online. La domanda verrà visionata dagli utenti, i quali potranno rispondere in perfetta autonomia, semplicemente registrando la loro opinione con un video usando il proprio dispositivo (smartphone, tablet o pc). Sarà infine possibile per i giornalisti gestire il materiale e pubblicare il proprio articolo o il proprio servizio.

La campagna mira a raccogliere solo 60 mila euro, per il 18% del capitale (qui la scheda la nostra scheda sintetica) ma punta a farlo in un tempo brevissimo, entro il 26 febbraio 2016.

La nuova impresa è nata dall’idea di due giovani imprenditori bresciani: Davide Mancini, il quale lavorando come giornalista freelance ha sentito sulla sua pelle il bisogno di strumenti innovativi in ambito media, e Fabio Capoferri, con esperienze lavorative nei settori finanzario, no-profit e marketing.

Nata grazie all’ammissione al programma di incubazione “Startup Chile”, il progetto è stato selezionato da Vice Media e Knight Foundation per un programma che li vedrà protagonisti a partire da febbraio 2016.

Nel contesto attuale, il cosidetto citizen journalism sta cambiando radicalmente il modo in cui creiamo, interagiamo e consumiamo notizie. Si tratta di un fenomeno travolgente, attraverso il quale si stanno configurando enormi opportunità per il giornalismo e per un’informazione partecipata, libera e democratica. Tuttavia, sono pochi e frammentari gli strumenti che consentono ai professionisti di filtrare, catalogare, licenziare e pubblicare tali contenuti, sfruttando a pieno il fattore “partecipativo” della notizia e garantendo un elevato valore della stessa.

L’informazione tradizionale viene vissuta come una realtà senza spazio di contribuzione, mentre la possibilità di usare un proprio dispositivo fa sì che l’interazione avvenga in maniera più spontanea e naturale.”

Con Vox Pop, i giornalisti potranno continuare ad essere a cercare notizie tra la gente, ma potranno raggiungere anche i luoghi dove non possono stare fisicamente, perché troppo distanti o irraggiungibili come le zone di guerra o colpite da catastrofi naturali. Gli utenti, una volta visionata la domanda, potranno partecipare al “vox pop” registrando una video-risposta con il proprio dispositivo.

La sharing economy giustamente sceglie il crowdfunding per crescere e coinvolgere gli utenti già nelle prime fasi della startup.

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