Il fondo di Enea Tech per investire in startup e PMI innovative prende forma

ENEA Tech sigla partnership con Fondazione Bruno Kessler, Istituto Italiano di Tecnologia e Human Technopole. Il fondo investirà in Green, Circular Economy, Healthcare, Deep Tech, e IT

 

Enea tech e fondo trasferimento tecnologico

 

Dopo la firma dell’accordo con CNR ed i suoi 88 istituti di ricerca, la fondazione ENEA Tech ha siglato tre accordi di collaborazione con Fondazione Bruno Kessler (FBK), Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e Human Technopole (HT). La fondazione è stata istituita con il Decreto Rilancio ed è promossa dal MiSE che l’ha realizzata in collaborazione con Enea. Gestisce il più grande fondo italiano per il trasferimento tecnologico ed  ha l’obiettivo è di sostenere processi di trasferimento tecnologico per contribuire alla crescita e competitività del Paese. In linea con le specifiche missioni dei tre istituti, l’obiettivo è quello di collaborare a progetti per il trasferimento e la valorizzazione di tecnologie e soluzioni sviluppate nelle strutture dei tre centri di ricerca.

ENEA Tech opererà con ognuno dei tre partner attraverso team di lavoro congiunti per le attività di analisi e la valorizzazione di tecnologie di comune interesse sviluppate nei tre centri di ricerca. Inoltre, verranno avviate collaborazioni e progetti per iniziative imprenditoriali di interesse di ENEA Tech, per la valutazione di potenziali opportunità di investimento o go-to-market. FBK, IIT, HT si occuperanno anche della due diligence tecnologica e del supporto scientifico, per possibili investimenti di ENEA Tech.

Inoltre, la collaborazione riguarderà anche l’identificazione e l’eventuale valorizzazione delle attività di ricerca nell’ecosistema italiano nei in quattro settori: Green, Energy e Circular Economy, Healthcare Technology, Deep Tech, Information Technology.

ENEA Tech è una fondazione di diritto privato vigilata dal MiSE, la cui missione è investire in tecnologie innovative di interesse strategico nazionale e di scala globale attraverso il Fondo per il Trasferimento Tecnologico (FTT), istituito presso il Ministero dello sviluppo economico con un decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 9 Gennaio.

Oltre al Presidente Anna Tampieri e al Direttore generale Salvo Mizzi, del Consiglio direttivo della Fondazione, il presidente di ENEA Federico Testa, mentre Angelo Miglietta è il presidente del Collegio dei revisori. Lo scorso Dicembre, il DG Salvo Mizzi ha definito le quattro aree verticali di investimento e i rispettivi responsabili: Stefano Bernardi, esperto di venture capital, startup e investimenti green, Chiara Giovenzana, PhD in Biologia Molecolare e Biotecnologie, scienziata e imprenditrice con esperienza internazionale, Alessandro Aresu, esperto di geopolitica e investimenti tecnologici strategici e Diva Tommei, imprenditrice, precedentemente nella direzione di EIT (European Institute of Innovation & Technology).

Il fondo ha una dotazione di 500 milioni di euro e un’organizzazione snella e indipendente costruita sul modello delle grandi agenzie federali statunitensi (Darpa, Barda) e di nuove agenzie EU (EIC). al fine di garantire velocità nel trasferimento tecnologico oltre che flessibilità di intervento per la crescita e la capacità competitiva del Paese.

Come funzionerà il fondo

Le imprese oggetto di investimento da parte del Fondo sono startup e PMI innovative:

  • spin off e spin out universitari con elevato potenziale di crescita e non quotati;
  • in fase di costituzione o costituite da non più di sessanta mesi e che si trovano nella fase di avvio società
  • operanti negli ambiti di interesse strategico nazionale, in particolare healthcare, information technology, green economy e deep tech (additive manufacturing, nanotecnologie, nuovi materiali, robotica, intelligenza artificiale)
  • non “imprese in difficoltà”

Gli investimenti del Fondo potranno consistere in interventi in equity e quasi equity, prestiti convertibili e strumenti finanziari di partecipazione, contratti e grant contenenti opzioni convertibili, in funzione delle caratteristiche e delle specifiche esigenze delle imprese target.

Il Fondo interverrà, per ciascuna impresa, in misura non inferiore a 100.000 euro e non superiore a 15 milioni di euro, nel rispetto dei massimali e delle condizioni previste dal regolamento de minimis oppure sulla base del Temporary Framework della Commissione Europea.

Enea attuerà interventi volti a favorire la collaborazione tra soggetti pubblici e privati nella realizzazione di progetti di innovazione e spin-off, sulla base di progetti di trasferimento tecnologico definiti in coerenza con gli indirizzi del MISE. Tali interventi potranno prevedere lo svolgimento di attività di progettazione, coordinamento, promozione, stimolo alla ricerca e allo sviluppo attraverso l’offerta di soluzioni tecnologicamente avanzate, processi o prodotti innovativi, attività di rafforzamento delle strutture e diffusione dei risultati della ricerca, di consulenza tecnico-scientifica e formazione, nonché attività di supporto alla crescita delle start-up e PMI ad alto potenziale innovativo.

 

Chi è Fondazione Bruno Kessler (FBK)

Frutto di una storia lunga più di mezzo secolo e con oltre 30 anni di esperienza nella ricerca di punta a tema Intelligenza artificiale, attraverso 11 centri di ricerca, più di 400 ricercatrici e ricercatori, FBK mira a risultati di eccellenza in ambito scientifico e tecnologico con particolare riguardo agli approcci interdisciplinari e alla dimensione applicativa, operando come un vero e proprio distretto scientifico e tecnologico.

Chi è l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)

Centro di ricerca scientifica finanziato dallo Stato che promuove lo sviluppo tecnologico con l’obiettivo di sostenere l’eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata per favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale. L’attività di ricerca di IIT è caratterizzata da una forte multidisciplinarietà e afferisce a quattro aree scientifiche: robotica, scienze computazionali, tecnologie per la scienza della vita e nanomateriali. La produzione di IIT vanta 14500 pubblicazioni, oltre 200 progetti Europei e quasi 50 ERC, oltre 1000 titoli di brevetti attivi, 24 start-up costituite e più di 40 in fase di lancio. Oltre al network costituito da 4 sedi dislocate sul territorio genovese IIT conta 11 centri di ricerca sul territorio nazionale (a Torino, due a Milano, Trento, Roma, due a Pisa, Napoli, Lecce, Ferrara e Venezia) e 2 outstation all’estero (MIT ed Harvard negli USA).

Chi è lo Human Technopole (HT)

Human Technopole è il nuovo istituto italiano di ricerca per le scienze della vita, situato nel cuore di MIND (Milano Innovation District), l’area di Milano dove si è svolto Expo 2015. Il campus avrà 35.000 di laboratori interdisciplinari, includendo tre edifici esistenti, tra cui Palazzo Italia, e uno di nuova costruzione. La missione di Human Technopole è di migliorare la salute e il benessere delle persone. Human Technopole svolge ricerca di frontiera nelle scienze della vita mirata a sviluppare nuovi approcci di medicina personalizzata e preventiva, crea e gestisce servizi e strutture scientifiche da mettere a disposizione della comunità scientifica nazionale, offre opportunità di formazione per la prossima generazione di scienziati, promuove innovazione e progresso attraverso il trasferimento tecnologico. A pieno regime vi lavoreranno oltre 1.000 scienziati provenienti da tutto il mondo.