La conversione in legge del DL Rilancio conferma la detrazione del 50% e la estende alle PMI innovative

Il decreto “Rilancio”, appena convertito in legge, conferma la detrazione del 50% per chi investe in startup innovative e la estende agli investimenti in PMI innovative

 

DL rilancio pubblicato in gazzetta ufficiale

 

Dopo una faticosa gestazione, il cosiddetto “Decreto Rilancio” (n. 34 maggio 2020) è stato convertito in legge lo scorso Sabato 18 Luglio, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge n 77 del 17 Luglio 2020.

Tra le moltissime misure, diverse delle quali soggette a numerosi emendamenti, quella riferita agli incentivi per gli investimenti in Startup (art. 38) contiene alcune sorprese positive.

Startup Innovative

Anzitutto, la misura è stata confermata, quindi le persone fisiche (quindi non quelle giuridiche) che investono fino a €100.000 in un anno in startup innovative, possono detrarre il 50% dell’importo dal proprio imponibile fiscale. La misura è valida a partire dal 19 Maggio (data in cui è entrato in vigore il decreto Rilancio) e impone a chi investito di detenere le quote per almeno tre anni, pena la restituzione allo Stato di quanto beneficiato fiscalmente.

La misura è definita come “alternativa” a quella vigente e cioè alla detrazione del 30% che, ricordiamo, ha un massimale di 1 milione. Non ci è chiarissimo quali siano le implicazioni, ma promettiamo al lettore di informarci.

Un altro punto rilevante consiste nel fatto che la legge prevede l’estensione di un anno del termine per rimanere nel registro delle startup innovative, ma tale estensione non rileva ai fini del benficio fiscale. Quindi una startup cui scadano quest’anno i cinque anni per essere registrata come “innovativa” può rimanere nel registro fino all’anno prossimo, ma chi investisse in sue quote non avrebbe alcun beneficio fiscale, nè del 30% nè del 50%.

Fin qui è tutto uguale a quanto già previsto nella bozza del decreto.

PMI Innovative

Ma un emendamento in sede di conversione ha esteso la misura anche gli investimenti in PMI innovative, per di più aumentando la soglia annuale a €300.000. Anche qui, l’obbligo è di detenere la partecipazione per almeno tre anni.

Rispetto alla nebulosità di quanto previsto per le startup, nel caso degli investimenti in PMI innovative, invece, viene specificato che, se la soglia viene superata, e fino al massimale di 1 milione, per gli investimenti eccedenti si può detrarre il 30%.

Sebbene la misura sia a tutti gli effetti entrata in vigore, restano ancora aperte le modalità attuative che dovranno essere specificate dal MISE di concerto con il MEF entro 60 giorni e cioè entro il prossimo 17 settembre.

I commenti sono chiusi.