Una piattaforma di crowdfunding lending-based si quota in borsa: +60% e capitalizzazione a $9 miliardi

Lending-Club Come funziona il Peer-Lending crowdfunding

Lending Club, la più grande piattaforma di crowdfunding lending-based al mondo, è stata quotata al New York Stock Exchange Giovedì scorso. Il valore delle azioni al loro debutto è andato alle stelle superando di oltre il 60 per cento il prezzo di collocamento. La quotazione ha consentito alla società di raccogliere $870 milioni per un valore di capitalizzazione di circa $9 miliardi.

Lending Club si rivolge in gran parte a chi necessita di piccoli prestiti con un importo medio di meno di $20.000. La maggior parte di questi singoli prestiti sono richiesti per il rifinanziamento o il consolidamento del debito (circa il 83%). Il resto è richiesto per piccole ristrutturazioni domestiche o acquisti importanti.

Lending Club si è inserito in uno spazio in gran parte lasciato libero dalle banche tradizionali. Sfruttando l’efficienza di internet e mettendosi in diretta concorrenza con le opzioni più tradizionali per chi ha bisogno di un mutuo – solitamente ad elevato tasso di interesse – Lending Club, da quando è stata fondata nel 2007, ha facilitato l’erogazione di oltre 6,2 miliardi dollari in prestiti e di $600.000 di interessi pagati agli investitori.

La società ha iniziato come pura piattaforma di prestito peer to peer, e cioè con individui che prestano direttamente il capitale, ma, più recentemente, gli investitori istituzionali hanno colto l’occasione e hanno iniziato ad utilizzare massicciamente la piattaforma fornendo così il combustibile per l’incredibile crescita di Lending Club negli ultimi tre anni ($1,2 miliardi cumulati nel 2012, $3,2 nel 2013 e $6,2 nel 2014).

Un ulteriore catalizzatore per il recente boom di Lending Club è stato l’impegno di aziende come Orchard che hanno creato l’interfaccia che consente agli investitori istituzionali di investire milioni di dollari in modo rapido e semplice su Lending Club e altre piattaforme con un semplice clic.

Questa crescita, così tumultuosa, è considerata negli USA una sfida concreta per gli enti emittenti di carte di credito, le piccole banche e gli altri fornitori di credito a breve termine – un settore rinomato per i tassi molto elevati applicati ai consumatori a fronte dei propri servizi.

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