Piattaforme secondary market: nasce una nuova opportunità di exit per le startup

In UK e USA si stanno affermando nuove piattaforme web che integrando quelle di equity crowdfunding, consentono di negoziare titoli di società non quotate. Il caso di AssetMatch

 

Secondary market nuova exit dopo il crowdfuding

L’incontro tra gli investitori e gli emittenti di titoli di società emergenti e non quotate è sempre stato un compito impegnativo, in quanto il processo ha in larga parte tagliato fuori la distribuzione di massa, principalmente perché il mercato è sempre stato altamente inefficiente. In passato solo poche élite avevano accesso alle informazioni e alle opportunità di investimento, ma ora, con l’avvento dell’equity crowdfunding, molte cose stanno cominciando a cambiare.

Il Regno Unito è stato senza dubbio il leader di questo cambiamento. La Financial Conduct Authority (FCA, la Consob britannica) ha tenuto approccio normativo leggero realizzando così la propria missione che è quella di promuovere la concorrenza. Piattaforme di crowdfunding come Seedrs, Crowdcube e SyndicateRoom hanno offerto opportunità di investimento uniche e interessanti per gli investitori retail che hanno puntualmente investito insieme agli investitori professionali.

Alcune di queste aziende si quoteranno in borsa – ed in effetti alcune sono già lì. Altre saranno acquisite o si fonderanno. E, naturalmente, alcune falliranno come è nella natura degli investimenti “early stage”.

Ma rimane sempre la domanda di come un investitore possa conseguire il proprio obiettivo di exit. Una IPO è assolutamente la migliore possibilità, ma, per molte aziende, un offerta pubblica non può essere nell’immediato orizzonte temporale. Se una società viene acquisita o si fonde ecco un evento che facilita una buona exit finanziaria per gli investitori. Ma il percorso da emissione a exit può essere un lungo e, a volte, difficile viaggio.

Negli Stati Uniti, sono sorte piattaforme come SecondMarket per fungere da punto di scambio per alcuni di questi titoli privati. Anche EquityZen e Equidate sono mercati privati per i titoli.

Nel Regno Unito AssetMatch ha rivendicato il suo spazio e sta offrendo un piccolo portafoglio di azioni private. E’ però in trattativa per “listarne” fino a 20 in più. AssetMatch, fondata nel 2011 da veterani del settore finanziario, sta permettendo agli investitori in titoli illiquidi che vogliono venderli l’opportunità di farlo. D’altro canto, è un’opportunità per chi non vuole rischiare investimenti in titoli illiquidi ma è comunque interessato a entrare in una società nella sua fase iniziale e con un futuro promettente.

AssetMatch ha il vantaggio di essere regolata e pienamente autorizzata dalla FCA. La valutazione di un titolo illiquido è difficile e, infatti, alle transazioni private che si svolgono fuori borsa è generalmente assegnato uno sconto di liquidità. La creazione di un mercato può dare benefici sia all’investitore che al venditore generando un prezzo più accurato.

AssetMatch attualmente gestisce tre diversi tipi di mercati:

  • Open Market – le azioni sono liberamente trasferibili senza restrizioni.
  • Monitored Market – La società mantiene un certo grado di controllo sulle sue aste e può scegliere tra due alternative:
    • Soglia di interesse rilevante: tutti i partecipanti possono acquistare o vendere azioni senza alcuna restrizione fino ad un livello pre-definito, fissato dalla società, come ad esempio il 5% dei diritti di voto. Successivamente, ogni trasferimento di azioni effettuato da un investitore (o un gruppo di investitori) al di sopra della soglia rilevante, deve essere approvato dalla società.
    • Company approval: tutti i partecipanti possono inserire ordini di acquisto o vendita, ma tutti i trasferimenti sono soggetti all’approvazione della società.
  • Restricted Market: la partecipazione alle aste e l’accesso alle informazioni aziendali è limitato a un pubblico predefinito, cioè gli azionisti, i dipendenti o gli investitori preventivamente autorizzati.

I titoli su AssetMatch vengono negoziati attraverso aste periodiche, e non sono oggetto di una negoziazione continua come in borsa. Le aste, peraltro, possono aver luogo anche con frequenza quotidiana. Oppure, all’opposto, possono avere luogo trimestralmente in modo da adeguare l’offerta alla domanda.

Si tratta quindi di una fantastica opportunità per chi investe con l’equity crowdfunding ed è auspicabile che le piattaforme di equity, magari a livello internazionale, si integrino sempre di più con quelle di secondary market esistenti, o, perché no, se ne creino di nuove.

Un commento:

  1. Pingback:In Italia nascerà un mercato secondario per l'equity crowdfunding

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