Il primo fondo ESG italiano di credit trading investe 60 mln euro per finanziare la supply chain delle PMI

Nel funzionamento del nuovo fondo Smac di Acp sgr gioca un ruolo rilevante la partnership con CashInvoice, una delle maggiori piattaforme italiane di invoice trading

 

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Evarist Granata, amministratore delegato e responsabile degli investimenti in private capital di Acp sgr

 

Alternative Capital Partners sgr (Acp sgr), società italiana nata con la missione di coniugare principi ESG e investimenti alternativi innovativi a elevato impatto su ambiente ed economia reale, ha annunciato ieri il secondo closing di SMEs Alternative Credit Fund (Smac), primo fondo di investimento alternativo italiano (FIA) chiuso ESG specializzato nel credit trading, nato per supportare le aziende che necessitano di strumenti di liquidità a breve termine alternativi e/o complementari ai prodotti e servizi tradizionali bancari.

Nel funzionamento del fondo Smac gioca un ruolo rilevante la partnership esclusiva con CashInvoice, tra gli operatori italiani leader nel settore dell’invoice trading. Attiva dal 2017 con oltre 200 milioni di transazioni eseguite, la piattaforma Fintech di CashInvoice conta un portafoglio di oltre 350 aziende cedenti e 1.700 debitori ceduti, e condivide con Acp sgr il pieno commitment sui principi di sostenibilità, tanto da essere in procinto di diventare una società benefit come B-corp certificata. Oltre a mettere a disposizione la piattaforma tecnologica, CashInvoice – in qualità di portfolio agent – è coinvolta nell’origination e onboarding tramite processi totalmente digitali di selezione delle opportunità, di elaborazione delle proposte di pricing, di verifica dei rischi di credito, di cybersecurity e gestione delle frodi. Acp sgr, in qualità di fund manager e programme agent, si occupa dell’attività di controllo e monitoraggio del portafoglio, delle analisi e delle valutazioni ESG e della definizione dei pricing definitivi dei crediti oggetto di acquisizione.

Il fondo Smac è uno strumento innovativo di supply chain finance per le pmi e microimprese, la cui attività consiste principalmente nell’acquisto pro-soluto di crediti di natura commerciale in bonis, per il tramite di strumenti finanziari ABS e una piattaforma digitale fintech, e nel trading di crediti d’imposta Super/Ecobonus. Smac è il primo fondo alternativo italiano green di credit trading a essere stato classificato come fondo ESG in accordo all’art. 8 del regolamento europeo SFDR, in quanto favorisce – nel proprio processo di selezione e valutazione degli investimenti – le imprese più virtuose in termini di sostenibilità, tramite una metodologia proprietaria che combina un ESG assessment interno e un ESG scoring esterno tramite Moody’s Analytics.

Il fondo ha perfezionato il secondo closing con un gruppo di primari investitori istituzionali, per i quali rappresenta una soluzione unica d’investimento, trattandosi di un’asset class tra le più liquide tra quelle dei private market, fortemente diversificata, poco volatile e del tutto decorrelata dall’andamento dei listini di Borsa e dalle asset class tradizionali. Il fondo distribuisce semestralmente agli investitori interessi con una cedola fissa del 3% annuo, con un ritorno finanziario atteso netto del portafoglio investito superiore al 5% annuo e ridotti profili di rischio e assorbimento di capitale per alcune tipologie di investitori. I fattori mitiganti di rischio sono rappresentati sia dalla copertura integrale del credito erogato – prestata da una primaria compagnia assicurativa con Rating S&P AA e Moody’s Aa3 – sia dall’ampia diversificazione di portafoglio basata su un modello di sourcing dei crediti multi-originator e multicanale, attivato in partnership con primari operatori del settore finanziario e industriale, inclusi gli stessi investitori istituzionali sottoscrittori del fondo.

Grazie al suo approccio multi-originator e multicanale, Smac ha eseguito in meno di 5 mesi di operatività transazioni di crediti commerciali e crediti d’imposta Superbonus per oltre 60 milioni di euro, coinvolgendo primari investitori istituzionali attivi nei territori di riferimento e realizzando un rendimento finanziario superiore a quello obiettivo. In termini di obiettivi di sostenibilità ambientale, gli investimenti già effettuati dal fondo in crediti d’imposta Superbonus contribuiranno a realizzare interventi relativi a oltre 600 progetti di riqualificazione energetica di immobili residenziali, generando un impatto stimato di riduzione di anidride carbonica superiore a 3.000 tonnellate/anno.

Il fondo fornisce liquidità in tempi molto ridotti (48-60 ore) a imprese italiane attive principalmente nel settore terziario, in quello manifatturiero e nell’edilizia, tra cui quelle attive nella riqualificazione energetica degli immobili. Tra i clienti di Smac figurano sia grandi imprese del settore energetico e piccole imprese distrettuali di costruzione, siae un consorzio industriale che raggruppa oltre 50 pmi operanti nei settori energia e impiantistica civile.

La gestione del portafoglio di Smac è affidata a un team di professionisti dedicato con un solido track record nel digital lending, nella finanza strutturata e nella gestione e trading di portafogli di crediti commerciali e fiscali, oltre che nel mondo del fintech. I professionisti coinvolti nella gestione degli investimenti tramite la sgr, ma anche co- investitori del fondo con un meccanismo tipicamente anglosassone di “skin in the game”.

Evarist Granata, amministratore delegato e responsabile degli investimenti in private capital di Acp sgr, ha spiegato: “La Bce ha stimato che dal 2011 al 2017 i finanziamenti bancari alle pmi italiane sono diminuiti di oltre 100 miliardi di euro, una situazione esasperata dagli effetti della pandemia sul sistema economico e produttivo in Italia. Le imprese di piccole e medie dimensioni necessitano di trovare liquidità immediata anche al di fuori dei canali tradizionali per supportare i crescenti fabbisogni di capitale circolante lungo tutti i processi di filiera verso clientela nazionale e/o estera. Riteniamo, pertanto, che il credit trading stia diventando un’asset class emergente sempre più attrattiva in Italia, che raggiungerà nel 2022 un valore potenziale stimato superiore a 500 miliardi di euro includendo il mercato primario dei crediti commerciali in bonis e quello secondario dei crediti d’imposta Super/Ecobonus”.

Emanuele Ottina, presidente e responsabile del business development e del fundraising di Acp sgr, ha aggiunto: “Il fondo Smac può contare sull’esperienza di Acp sgr nel mondo degli investimenti sostenibili di credito alternativo e di CashInvoice nel mondo del fintech per i servizi di credito digitale, rappresentando di fatto oggi l’unica soluzione disponibile sul mercato italiano che offre da un lato servizi di liquidità a favore delle piccole medie e micro imprese italiane proiettate verso obiettivi di sviluppo sostenibile, dall’altro un’opportunità di investimento per primari investitori istituzionali interessati a disporre di uno strumento di short-term credit con rendimenti cedolari elevati a fronte di un profilo di rischio e assorbimento di capitale estremamente contenuti, andando a diversificare nel contempo il proprio portafoglio di investimenti in ambito strumenti alternativi di private capital.”.

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