Un Hotel in Germania raccoglie €2 milioni con una campagna di equity crowdfunding

Il secondo round di equity crowdfunding lanciato da un hotel sulla piattaforma tedesca Companisto ha raccolto quasi 2 milioni. Un tipo di operazione ora possibile anche in Italia

 

Hotel in Germania raccoglie 2 milioni con equity crowdfunding

Più di 840 investitori hanno raccolto 1.893.900 € per la seconda campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma tedesca Companisto del Weissenhaus Grand Village Resort & Spa am Meer, un hotel di lusso nella Germania del nord. L’hotel ha tra l’altro recentemente celebrato la sua seconda stella Michelin per il raffinato ristorante Courtier di Weissenhaus. Courtier è ora considerato uno degli otto migliori ristoranti della Germania settentrionale.

Companisto nel 2016 aveva segnato il record per la più grande campagna di crowdfunding nell’Europa continentale con circa 1600 investitori che a fronte di un obiettivo di 2 milioni di euro, avevano sottoscritto la prima offerta pubblica di Weissenhaus per oltre € 892.000 nel primo giorno di campagna.

L’impresa Weissenhaus nacque circa 12 anni fa, quando Jan Henric Buettner, imprenditore, dirigente internet e business angel, acquistò un villaggio di 400 anni per restaurarlo e rivitalizzare un resort che era caduto in rovina.

In questa occasione, la raccolta di fondi è stata lanciata per finanziare ulteriori realizzazioni di lusso, tra cui il progetto “Sonneneck” (sviluppo e vendita di appartamenti nella tenuta Weissenhaus) e “Bootshaus Hafencity” (apertura di un ulteriore ristorante Bootshaus nel distretto Hafencity di Amburgo). Per finanziare questa ulteriore crescita, l’hotel ha deciso di utilizzare lo stesso mix di finanza composto dall’investimento dei fondatori, una quota significativamente minore di debito e, soprattutto, l’equity crowdfunding. Secondo quanto appare sulla pagina della campagna. L’investimento sarà coperto, tra l’altro, da immobili e da una garanzia personale di Jan Henric Buettner.

Ricordiamo che in Germania l’equity crowdfunding assume una forma diversa da quella vigente in Italia, laddove l’investimento consiste in prestiti partecipativi e non in equity. Con i prestiti partecipativi, l’investitore non riceve interessi ma partecipazioni agli utili e alle eventuali plusvalenze in caso di exit, oltre alla restituzione del capitale.

In Italia, l’apertura dell’equity crowdfunding a tutte le PMI consente già ora di lanciare campagne di equity crowdfunding riferite a hotel o ristoranti, ma, ad oggi, non si sono ancora verificati dei casi. Le operazioni più simili sono quelle di real estate crowdfunding lanciate dalla piattaforma Walliance, che si riferiscono però alla ristrutturazione e messa a reddito di immobili.

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