Il crowdfunding immobiliare italiano a giugno 2021 raccoglie 157,87 mln euro

Lo rileva il “Real estate crowdfunding report 2020”, curato dal portale di crowdfunding immobiliare Walliance e dal Politecnico di Milano. In Europa, nel 2020, raccolti 5 miliardi

 

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Il crowdfunding immobiliare in Italia a fine giugno 2021 ha raccolto grazie a 469 campagne 157,87 milioni di euro: 90,43 milioni dal lending e 67,44 milioni dall’equity crowdfunding. Lo rileva il Real estate crowdfunding report 2020, curato dal portale di equity crowdfunding immobiliare Walliance e dal Politecnico di Milano.

Secondo lo studio, le piattaforme attualmente operative in Italia nel crowdfunding immobiliare sono 18, di cui 4 nel comparto equity crowdfunding e le altre 14 nel lending crowdfunding. La raccolta del crowdfunding immobiliare ha subito un vero e proprio balzo nella seconda metà del 2020, con 39,4 milioni incassati e un incremento del flusso nel primo semestre 2021, quando è stata sfiorata la soglia dei 46,5 milioni. Secondo la ricerca, tuttavia, “siamo ancora ben lontani dalle potenzialità sfruttabili”.

La maggior delle campagne finanziate riguarda progetti sviluppati nel nord Italia, in particolare nella Lombardia, con la città metropolitana di Milano che da sola assorbe il 35% (l’anno scorso però la percentuale era più alta, al 48%). Le altre province lombarde totalizzano il 25%. Tuttavia, progetti importanti sono stati realizzati anche in altre regioni, quali Emilia Romagna (9%), Toscana (9%), Piemonte (5%), Liguria e Sardegna (4% ciascuna). Walliance ha inoltre lanciato due campagne per finanziare progetti immobiliari in Usa.

La raccolta media delle campagne di equity crowdfunding è stata di 1,43 milioni, mentre per le campagne di lending è stata di 214 mila euro. Dal punto di vista della durata dell’investimento, mediamente le piattaforme equity offrono progetti con scadenze più lunghe, intorno ai 23 mesi, mentre per quanto riguarda i progetti lending, la durata media è poco superiore ai 15 mesi. Negli ultimi 12 mesi si sono visti i primi ritardi o estensioni dei progetti, legati soprattutto al lockdown e all’emergenza Covid; in alcuni casi sono state attuate delle moratorie sui prestiti erogati. I progetti interessati, di cui si ha notizia, sono stati 30 per le piattaforme lending e 5 per quelle equity. La raccolta tramite crowdfunding immobiliare costituisce una frazione minoritaria del budget nel caso delle campagne di equity crowdfunding (mediamente il 27% del totale), mentre nel caso del lending crowdfuding la percentuale il suo peso è maggiore e mediamente del 57%, con un terzo delle campagne con incidenza sopra al 90%.

Il crowdfunding immobiliare in Europa

A livello europeo, lo studio ha selezionato un campione di 96 piattaforme e l’analisi si è focalizzata su 23 di esse, che hanno raccolto oltre 20 milioni fino al 2020. I progetti finanziati in totale dalle piattaforme scelte sono stati 6.615 e la raccolta è pari a 2,82 miliardi, che rappresenta il 56% del mercato totale europeo. Se consideriamo solo le prime 5, il valore cumulato corrisponde da solo al 15% del mercato.

La tedesca Exporo si è confermata la piattaforma leader e ha superato la quota di mezzo miliardo di euro raccolti, cifra che sale a 600 milioni considerando anche i volumi di Zinsland, acquisita nel 2019. L’estone EstateGuru è salita invece al secondo posto superando la svizzera Crowdhouse. Ha perso posizioni The House Crowd, che nel 2021 è stata posta in amministrazione controllata, a causa di difficoltà finanziarie. La maggioranza delle piattaforme analizzate è di lending crowdfunding: 19 su 23. Alcune piattaforme ibride hanno progressivamente abbandonato il segmento equity, preferendo quasi esclusivamente prodotti di tipo lending (senior debt o subordinated debt); una piattaforma (Crowdhouse) è invece partita adottando solo il modello equity, ma oggi offre anche prestiti.

Il real estate crowdfunding nel mondo

A livello mondiale, il mercato del real estate crowdfunding nel 2020 valeva 5 miliardi in Europa, 19 miliardi in Usa e 7 miliardi nel resto del mondo. Nel 2020 sono stati finanziati 3.230 nuovi progetti immobiliari, con una crescita del numero di campagne realizzate pari al 29% sull’anno precedente. Il mercato più sviluppato a livello mondiale è quello americano. A livello europeo, il numero di piattaforme attive è pari a 96, molto superiore rispetto agli Stati Uniti, dove se ne contano 39. Il motivo è legato al fatto che in alcuni paesi europei il mercato è ancora in fase embrionale, oppure è partito da pochi anni (come in Italia). I maggiori mercati europei, in termini di raccolta cumulata fino al 2020, sono la Francia (oltre 1,8 miliardi raccolti e oltre 25 piattaforme censite), la Germania (853 milioni) e il Regno Unito (578 milioni), tallonato però dalle piattaforme estoni (537 milioni).

Le prospettive per il crowdfunding immobiliare

La pandemia non ha frenato le campagne di crowdfunding immobiliare, nè in Italia, nè in Europa. Negli Usa il settore dovrebbe raggiungere la soglia cumulativa di 22 miliardi di dollari raccolti entro il 2021. In Europa. l’obiettivo annuo è di 1,5 miliardi, arrivando a 6,5 miliardi cumulati. In Italia, si potrebbe arrivare a una raccolta cumulata di 206 milioni, con eventuali sorprese positive che potrebbero spingere a quota 220 milioni. Secondo la ricerca il crowdfunding potrà dare un supporto concreto nella riqualificazione energetica e adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare privato e per l’edilizia sociale oltre che nella costruzione di impianti per la transizione ecologica e lo sviluppo di sistemi di teleriscaldamento efficienti.

 

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