Lanciato il primo aumento di capitale in bitcoin ed ether in Italia

BAI.G, ente milanese di ricerca in nuove tecnologie come blockchain e A.I., supportato dall’exchange torinese Young Platform, lancia un aumento di capitale in criptovalute

 

bitcoin ethereum

 

L’ente di ricerca BAI.G Research Center Impresa Sociale ha lanciato il primo aumento di capitale in Italia in criptovalute (bitcoin ed ether). La società ha deliberato l’aumento di capitale mediante cessione di due crediti aventi ad oggetto una certa quantità di bitcoin ed ether, detenuti presso Young Platform, exchange italiano di criptovalute con sede a Torino, individuato come partner e garante per questa operazione.

Tutti pensano che questo tipo di operazione possa essere fatto solo con denaro reale, invece nel capitale di una società si possono conferire immobili, azioni e bitcoin. Se voglio ad esempio iniettare 10 mila euro, lo faccio tranquillamente con un controvalore in bitcoin, ci deve essere una perizia che certifichi quel valore e io lo sottoscrivo, ma in euro: è più trasparente che mettere a bilancio un palazzo, su cui non c’è una vera perizia di mercato“, ha spiegato Diego D’Aquilio, chief marketing officer di Young Platform.

Nel caso di BAI.G, come valore di riferimento delle criptovalute è stato presa una media del prezzo di listino.

L’operazione è stata seguita dallo Studio Boursier Commercialisti Associati di Torino per Young Platform, mentre BAI.G è stata assistita dallo Studio Bruno Ceresa Girotto di Torino e allo studio notarile Morone, dove era stato stipulato il primo atto immobiliare italiano in bitcoin.

Si tratta del primo aumento di capitale di questo tipo in Italia e costituisce un passo avanti nell’adattamento del nostro tessuto legale alle sfide poste dalle criptovalute, in quanto:

  • è stato conferito per la prima volta un bene avente come sottostante la criptovaluta nativa della blockchain Ethereum, ether, in aggiunta al bitcoin (operazione multi-cryptocurrency);
  • sono stati conferiti crediti aventi ad oggetto una certa quantità di bitcoin ed ether, coinvolgendo un wallet provider nazionale come Young Platform che potesse fungere da custode. L’obbligo del provider è infatti restituire o convertire una quantità equivalente alle criptovalute depositate;
  • sono stati superati i rilievi effettuati da Tribunale e Corte d’Appello in precedenti casi come a Brescia: in passato un’operazione simile non era stata riconosciuta perché la criptovaluta era emessa dalla società che effettuava l’aumento di capitale e non aveva un mercato di riferimento sufficientemente ampio. Inoltre, non era idonea ad essere escussa dai creditori sociali o ad essere sottoposta a provvedimenti giudiziari come il sequestro. Quest’ultimo punto è stato superato proprio grazie alla custodia garantita da Young Platform, presso cui BAI.G manterrà le proprie criptovalute o cryptoassets presso soggetti terzi come Young per l’intera durata della propria esistenza.

Questa operazione rappresenta quindi un ulteriore passo in avanti nel processo di adattamento del tessuto legale nazionale alle sfide poste dalle criptovalute e, più in generale, della blockchain. In particolare, l’intervento di un exchange italiano aumenta il profilo di sicurezza dell’operazione, non soltanto per i creditori sociali ma anche per le autorità nazionali.

BAI.G è un ente di ricerca nel settore del diritto e delle nuove tecnologie (in particolare blockchain e intelligenza artificiale) con sede a Milano fondato dalle professoresse Nerina Boschiero e Diana Urania Galetta dell’Università degli Studi di Milano, insieme a Benedetta Cappiello, Alessandro Negri della Torre, Gabriele Sabbatini, Marco Pagani e Gherardo Carullo.

Young Platform è una startup fintech fondata da 15 ragazzi di età media 24 anni e ha una sede centrale al Politecnico di Torino, una in Estonia e una a Londra. E’ stata incubata da I3P (acronimo di Incubatore Imprese Innovative del Politecnico di Torino), premiato quest’anno come miglior incubatore pubblico al mondo dallo UBI Global World Rankings of Business Incubators and Accelerators. I3P ha consentito all’azienda di realizzare operazioni finanziarie in sinergia con aziende, enti e istituzioni volte a raggiungere l’integrazione tra il tessuto legale nazionale e il mercato delle criptovalute e della blockchain.