La Fondazione Elserino Piol inaugura a Valmorel (BL) uno spazio di 600 mq che ha l’obiettivo di trasformare i borghi montani in hub di innovazione per contrastare lo spopolamento
A due anni dalla scomparsa di Elserino Piol, padre del venture capital italiano e pioniere delle telecomunicazioni, la Fondazione che porta il suo nome inaugura EpiHub: uno spazio fisico di 600 mq nel suo paese natale che punta a dimostrare come l’innovazione possa invertire il paradigma dello spopolamento delle aree rurali.
Dal venture capital alla rigenerazione territoriale
Elserino Piol (1931-2023) è stato tra i protagonisti dell’evoluzione tecnologica italiana. Manager visionario in Olivetti, tra i primi a intuire il potenziale di internet, ha investito in realtà come Tiscali e Yoox contribuendo alla nascita dell’ecosistema digitale italiano.
Ora la Fondazione costituita nel 2023 dai figli Andrea (Presidente) e Alessandro, insieme alla sorella Marinella, applica quella stessa visione al territorio d’origine.
EpiHub si colloca nell’ex locanda di Valmorel, edificio storico del 1920 restaurato con criteri di sostenibilità energetica e design contemporaneo. Il laboratorio multifunzionale ospita spazi di coworking, biblioteca (con oltre 1.300 volumi di business e ICT management oggi parte del Sistema Bibliotecario Nazionale), aree formative e sale riunioni.
Un ecosistema integrato per l’innovazione montana
La Fondazione opera con un approccio che unisce mentoring, networking e supporto concreto attraverso un programma di mentoring e networking per giovani generazioni, con accesso a professionisti, imprese e università nonché tirocini, stage, borse di studio e iniziative di formazione scuola-lavoro.
Inoltre, in partnership con la startup torinese BandoSubito, l’Osservatorio Bandi utilizza AI per ricerca e ottimizzazione di finanziamenti.
Le aree di investimento strategico
Le aree di investimento sono anzitutto l’Ospitalità sostenibile (OSO) e l’AgriTech (AGT).
Per l’area OSO, l’obiettivo è lo sviluppo di un nuovo modello di turismo per contrastare lo spopolamento. Il laboratorio Laborel, nato dal confronto con la popolazione locale, punta a migliorare accoglienza, potenziamento culturale e innovazione sociale della valle.
Con riferimento all’area AGT, l’obiettivo è invece è l’applicazione di tecnologie 4.0 alle filiere tradizionali montane. Un esempio concreto: Malga Van, dove la collaborazione con la cooperativa agricola Pascolando ha introdotto virtual fencing, sistemi anti-predatori e sensori per monitoraggio della salute animale, garantendo tracciabilità e qualità del prodotto finale.
L’AI per preservare il patrimonio culturale
Tra le iniziative più innovative spicca elserAIno, progetto di intelligenza artificiale sviluppato con Dune che digitalizza l’intero patrimonio culturale di Elserino Piol. Libri, documenti e corrispondenze dell’Archivio Storico Olivetti diventano una risorsa formativa interattiva accessibile.
Dall’Italia al mondo: il caso Nepal
Il modello ha già una dimensione internazionale: il progetto realizzato in Nepal con la FAO ha portato le competenze casearie della valle bellunese tra i pastori di yak dell’Himalaya.
Un modello scalabile
“Questo spazio nasce dal sogno di mio padre di ridare vita a Valmorel“, dichiara Andrea Piol, Presidente della Fondazione. “Oggi EpiHub è un motore di trasformazione territoriale, un ponte tra radici e progresso. Vogliamo dimostrare che dall’Italia dei borghi può nascere l’innovazione del futuro“.
L’obiettivo finale è rendere il modello Valmorel replicabile in altre aree rurali, dimostrando che l’innovazione può trasformare le periferie in centri di eccellenza.
Un approccio che punta a generare valore sociale, economico e culturale: nuove opportunità occupazionali, attrazione di talenti, “rientro dei cervelli”, valorizzazione delle attività tradizionali attraverso la tecnologia e aumento dell’attrattività per investitori nazionali e internazionali.








