Meno di un nuovo “token” su 10 emessi con ICO è effettivamente utilizzato dopo la raccolta

Token Report, banca dati tra le più aggiornate sugli ICO, ha pubblicato statistiche in base a cui risulta che solo il 10% delle neo criptovalute è realmente utilizzato

 

ICO solo 1 su 10 veramente utilizzato

Token Report, una grande banca dati trasparente di informazioni verificate sugli ICO, ha rilasciato i dati sul numero di criptovalute emesse che sono effettivamente in uso. Dei 226 ICO censiti nel database di Token Report che hanno chiuso con successo la campagna, 20 di questi token, cioè poco meno di 1 su 10, escludendo gli Ethereum, sono attivamente in uso.

Si stima che gli ICO abbiano raccolto oltre 327 milioni di dollari nel solo 2017. Tuttavia gli acquirenti devo porre molta attenzione, anche se, la settimana scorsa, Mangrove Capital Partners, un venture capital con sede in Lussemburgo, ha pubblicato una relazione che indica che gli ICO stanno fornendo rendimenti impressionanti per gli investitori, con una media del 1320%, anche tenendo conto degli ICO che hanno fallito.

Per affrontare con cognizione di causa questo settore non regolamentato e spesso opaco, Token Report ha recentemente lanciato Token Clarity, un servizio accessibile previa registrazione che offre aggiornamenti e ricerche sugli ICO, fornendo informazioni ai nuovi investitori, così come ai trader di grandi volumi e alle istituzioni. Mentre Token Clarity è a pagamento, esiste anche Token Tracker la versione gratuita, ancorché limitata.

Il network di Report Token fornisce dati finanziari affidabili su quasi tutte le operazioni di “tokenizzazione” che emergono, incluse le informazioni sull’utilizzo reale dei token post-ICO.

Mentre la maggior parte dei token sono acquistati e venduti per speculazioni, Token Report ha ricercato e analizzato quali sono stati messi in uso sulle varie applicazioni e piattaforme decentralizzate“, ha dichiarato il fondatore e l’amministratore delegato di Token Report Galen Moore. “Questo tipo di dati può aiutare a valutare gli investimenti futuri e indicare le maggiori tendenze nell’uso e quindi sull’utilità dei singoli token“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.