Una ricerca per lanciare la Crowd Economy nei Comuni italiani

CrowdForum con il patrocinio di ANCI ha lanciato una survey presso i Comuni italiani per rilevare la loro conoscenza della Crowd Economy e la propensione ad utilizzarla

 

Crowdforum ANCI civic crowdfunding e crowd economy

La crescita della Crowd Economy, o economia collaborativa, sta generando nuovi modelli di interazione tra domanda e offerta. Crowdsoursing, Sharing Economy e Crowdfunding sono infatti modelli partecipativi che consentono di rendere rispettivamente più efficiente l’offerta, la domanda e i finanziamenti.

Tali modelli possono essere adottati anche nei rapporti tra Pubbliche Amministrazioni da un lato e Cittadini e Imprese dall’altro. E’ possibile così modificare la tradizionale filiera verticale degli investimenti e delle iniziative pubbliche a beneficio di tutti gli “stakeholder“.

Ma adottare modelli alternativi di sviluppo delle progettualità della pubblica amministrazione non è cosa né semplice né facilmente standardizzabile.

Nasce così CrowdForum, un’iniziativa di EasyGov – società fondata da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, con l’obiettivo di offrire soluzioni per la PA – e di Crowd Advisors, network di professionisti specializzati nelle sooluzioni di crowdfunding e di finanza alternativa. L’iniziativa è finalizzata a costituire un punto di riferimento per le PA italiane, relativamente alla realizzazione di progetti e iniziative di interesse pubblico utilizzando il sistema di modelli e strumenti di finanziamento alternativo che si ispirano alla “Crowd Economy”.

La prima iniziativa di Crowdforum, che vede la collaborazione attiva di ANCI (l’Associazione Nazionale Comuni Italiani), consiste in questionario inviato a tutti gli 8000 comuni italiani per indagare quali sono le difficoltà per i Comuni nel finanziare le proprie progettualità e la conoscenza degli strumenti di finanzia innovativa che oggi sono a loro disposizione e che potrebbero essere utilizzati in alternativa ai metodi tradizionali. L’obiettivo è anche quello di far emergere i fabbisogni insoddisfatti dei Comuni e riclassificarli in base alla loro compatibilità con gli strumenti della Crowd Economy.

I risultati della ricerca verranno rilasciati a Novembre, ma già a fine Ottobre a Smau Milano e, in contemporanea, alla Crowd Sourcing Week di Bruxelles, verranno presentati alcuni dati in anteprima.

 

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