Il chatbot per ordinare pasti su Facebook raccoglie 150k con equity crowdfunding in 3 giorni

In pochi giorni, Alfonsino, startup che usa la tecnologia chat-bot per il food delivery, ha raccolto 150k chiudendo con largo anticipo un round di equity crowdfunding su 200Crowd

 

alfonsino raccoglie 150k in un giorno con equity crowdfunding

 

La campagna di Equity Crowdfunding su 200Crowd di Alfonsino, primo chatbot di food delivery, ha raccolto, in pochi giorni, 150 mila euro da 38 investitori, dopo che, nel giorno del lancio aveva già quasi raggiunto l’obiettivo minimo di 80.000 (qui la nostra scheda sintetica).

La particolarità di Alfonsino sta nella tecnologia utilizzata: non c’è bisogno di scaricare nessuna applicazione, in quanto l’acquisizione del cliente, e la successiva interazione, avviene esclusivamente via chatbot di Facebook Messenger.

Con un transato di 600.000 euro in soli 18 mesi e più di 22.000 ordini, Alfonsino opera nei piccoli centri urbani, una nicchia di mercato lasciata oggi completamente scoperta dai big del food delivery. La strategia di Alfonsino è infatti ottimizzata per scalare nei centri urbani con una dimensione compresa tra i 70.000 ed i 300.000 abitanti.

Grazie all’esperienza maturata, Alfonsino ha constatato che questi piccoli centri sono in grado di sviluppare fatturati importanti e allo stesso tempo, vista la pressoché scarsa o nulla concorrenza, consentono di avere margini molto più alti. E, inoltre, In queste località target anche gli investimenti in marketing sono fortemente ridotti.

Dopo aver validato il business model ed aver effettuato oltre 22.000 ordini, gli obiettivi di crescita per il 2019 parlano di una crescita in oltre 80 comuni superando i 100.000 ordini. Giuseppe Palmiero, co-founder di Alfonsino afferma: “Attualmente la società è a break even, con investimenti dei soli fondatori, e reinveste completamente i ricavi della produzione. Grazie a questa campagna di equity crowdfunding, Alfonsino, punta ad accelerare e scalare più velocemente”.

Il mondo dei chatbot è in fortissima espansione, ma personalmente non la vedo solo come una leva per migliorare l’esperienza del cliente, sono fortemente convinto che sostituiranno la maggior parte delle applicazioni mobile a breve termine” commenta Matteo Masserdotti, Amministratore Delegato di Two Hundred. “Sappiamo benissimo che la maggior tempo l’utente lo passa in solamente tre o quattro applicazioni, allora perché continuare a svilupparne delle nuove, quando queste mettono a disposizione le loro piattaforme per sviluppare servizi?”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.