La scaleup spacetech italiana D-Orbit ha chiuso un round da 150 milioni cui hanno partecipato anche investitori privati grazie alla piattaforma ClubDeal Digital
La scaleup italiana D-Orbit ha completato il secondo closing del suo round Serie C, raccogliendo 150 milioni di euro.
Un successo reso possibile grazie alle 16 missioni di successo della società, tra cui 14 ION Satellite Carrier lanciati dal 2020, con altri sette previsti per il 2025.
Queste missioni hanno permesso di testare tecnologie innovative, come sensori per tracciare detriti spaziali e applicazioni AI/ML per la gestione delle emergenze.
Il finanziamento permetterà a D-Orbit di sviluppare ulteriormente le sue capacità di cloud computing spaziale e assistenza in orbita, facilitando collaborazioni con governi e agenzie spaziali.
Un round con molti investitori nuovi e già presenti
Il round è stato guidato da Marubeni Corporation, colosso giapponese, consolidando una partnership che mira a rivoluzionare la logistica spaziale.
Hanno partecipato anche gli investitori esistenti: CDP Venture Capital, Seraphim Space Investment Trust, Indaco Venture Partners, Neva SGR, società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo, e Primo Ventures.
E, inoltre, il round ha raccolto anche nuovi investitori come Avantgarde, family office con radici nell’industria farmaceutica e spaziale, Iberis Capital, gestore portoghese di portafogli di private equity e venture capital, il Fondo del Consiglio europeo per l’innovazione (EIC), Phaistos Investment Fund, fondo di venture capital gestito da 5G Ventures e sostenuto dallo Stato greco.
Il ruolo degli investitori privati e di ClubDeal Digital
Ma i 150 milioni raccolti includono anche un ticket da oltre 2 milioni di euro, grazie al coinvolgimento di diversi Private Banker e High Net Worth Individual (HNWI), reso possibile anche per la collaborazione con CFO SIM, parte di CFO-Corporate Family Office, specializzata nei servizi di Wealth Advisory, che ha consentito l’unico ingresso di investitori privati all’interno di questo round.
CFO SIM ha gestito l’operazione tramite la piattaforma di ClubDeal Digital, facendo seguito, peraltro, ad una prima raccolta effettuata per D-Orbit nel 2020, in quell’occasione collaborando con le strutture di private banking di Banca Sella e Sparkasse.
Antonio Chiarello, fondatore di ClubDeal Digital, ha dichiarato: “Grazie a ClubDeal Digital, gli HNWI del nostro network hanno avuto l’opportunità unica di partecipare a un round di investimento di alto livello. La nostra piattaforma ha permesso loro di investire in modo completamente digitale, sicuro e affidabile al fianco di investitori istituzionali. Il successo di questa operazione dimostra la validità del nostro modello nel rendere più agevole e immediato l’accesso agli investimenti in venture capital e private equity“.
Come verranno investiti i fondi
I fondi raccolti sosterranno lo sviluppo di un’economia spaziale circolare, trasformando i detriti spaziali in risorse preziose e promuovendo la sostenibilità spaziale.
Oltre ai servizi esistenti di dispiegamento dei satelliti e di carico utile ospitato in orbita, D-Orbit è ora pronta a espandere i suoi servizi con l’estensione della durata di vita dei satelliti e la rimozione dei detriti spaziali.
Parte dei fondi sarà infine destinata ad acquisizioni strategiche per ampliare la gamma di prodotti.
Luca Rossettini, CEO di D-Orbit, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di aver completato il nostro round Serie C da record, migliorando le nostre operazioni e accelerando le nostre iniziative globali. Questo investimento rafforza il nostro impegno nell’innovazione del trasporto spaziale e dei servizi in orbita.”