Grazie a Crowdtrading e al nuovo regolamento Consob il mercato secondario muove i primi passi

Grazie a una nuova norma del regolamento Consob, Opstart lancia Crowdtrading, una piattaforma per negoziare quote di società che hanno raccolto con equity crowdfunding

 

Crowdtrading mercato secondario legale grazie a nuovo regolamento Consob

 

Nel luglio del 2017 Opstart aveva individuato una soluzione semplice e immediata al problema dell’illiquidità degli investimenti in equity crowdfunding che, tenuta in sospeso in mancanza di un pronunciamento di legittimità, ha invece finalmente trovato l’approvazione dell’autorità.

Infatti Consob, nella recente consultazione per la modifica del regolamento sull’Equity Crowdfunding, ha introdotto una norma che permette ai gestori dei portali di pubblicare manifestazioni di interesse finalizzate all’acquisto e alla vendita di quote di società che hanno effettuato una campagna di ECF.

La soluzione individuata da Opstart è Crowdtrading.it, una bacheca su cui sia chi ha investito in società presentate su qualsiasi piattaforma di equity crowdfunding, sia nuovi potenziali investitori potranno pubblicare in modo semplice, gratuito e totalmente disintermediato, manifestazioni di interesse di acquisto e vendita di quote di startup e PMI.

Crowdtrading.it non è un mercato secondario con un sistema di scambi organizzato e regolamentato, ma è una prima risposta al problema dell’illiquidità degli investimenti in società non quotate. Conformemente alle indicazioni di Consob, sarà quindi esclusa ogni attività di ricezione o trasmissione di ordini e gli utenti dovranno provvedere autonomamente all’esecuzione dei trasferimenti secondo la legge di circolazione degli strumenti finanziari da trasferire e secondo la normativa applicabile, concordando in privato la quantità di quote oggetto del trasferimento e i relativi prezzi.

Inoltre, se avranno aderito al regime alternativo di intestazione quote (in base all’art.100 ter del TUF) con Directa Sim, su Opstart e sugli altri portali con essa convenzionati, potranno concludere la transazione gratuitamente senza doversi più rivolgere a un notaio o professionista abilitato eliminando definitivamente tutti i costi e le imposte previste sulla compravendita di quote.

Il fatto che l’investimento in equity crowdfunding sia caratterizzato da forte illiquidità rappresenta infatti un limite per molti potenziali interessati. D’altro canto, accade anche che molti investitori non riescano a sottoscrivere quote durante la campagna. Il portale, dunque, facilita anche la fase di post raccolta.

Ma Crowdtrading costituisce uno strumento utile anche per le società offerenti, che avranno a disposizione una vetrina aziendale in cui potranno garantire l’attualità delle informazioni pubblicate e fornire ai propri soci ed investitori crowd una panoramica aggiornata sull’andamento dell’azienda e del loro investimento, anche dopo la conclusione della campagna di raccolta avvenuta sui rispettivi portali di Equity Crowdfunding.

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