Le piattaforme italiane di Equity Crowdfunding costituiscono la loro associazione

Nasce l’associazione Italiana dell’Equity Crowdfunding che raccoglie la maggior parte delle piattaforme italiane con l’obiettivo primario di dialogare con le istituzioni per migliorare il regolamento.

Associazione Italiana Equity Crowdfunding

Ieri a Roma in Telecom Italia, durante il premio Best Practice per l’Innovazione è stata annunciata la costituzione dell’Associazione che ha già avviato un piano operativo per avviare un dialogo istituzionale con le Autorità coinvolte e per sostenere lo sviluppo della cultura dell’equity Crowdfunding in Italia.

L’Associazione Italiana dell’Equity Crowdfunding (AIEC), con l’obiettivo di riunire gli operatori che gestiscono, con l’autorizzazione della CONSOB, le operazioni di equity crowdfunding in Italia.

All’associazione hanno aderito otto piattaforme autorizzate: Assiteca Crowd, CrowdFundMe, Ecomill, Equinvest, Fundera, Stars Up, Tip Ventures, WeAreStarting.

Lo scopo dell’Associazione è quello di rappresentare l’attività delle piattaforme di equity crowdfunding in Italia, anche al fine di dialogare con le istituzioni sull’elaborazione normativa, promuovere la conoscenza e la crescita qualitativa del settore imprenditoriale, elaborare e applicare un proprio codice etico professionale.

Il dialogo con le istituzioni è l’obiettivo prioritario di AIEC, che punta a favorire la definizione delle condizioni migliori per un reale decollo del mercato dell’equity crowdfunding che, nell’anno del debutto, è stato rallentato da alcune limitazioni normative.

L’Associazione, in una logica di condivisione, si è dotata di un Consiglio Direttivo rappresentativo del mercato. Trattandosi di un business ancora in fase poco più che embrionale gli associati hanno scelto di convergere, per la nomina del Presidente, su una figura esterna di riconosciuto prestigio in Italia e all’estero.

Si tratta dell’avvocato Alessandro M. Lerro, esperto internazionale di crowdfunding, già attivo anche in organi consultivi e associativi internazionali come l’European Equity Crowdfunding Association e il Worldwide Council of Global Crowdfunding Leaders. Pur non rappresentando una singola piattaforma, potrà rappresentare autorevolmente e ai massimi livelli, in questa fase, le esigenze del settore.

“Il mercato italiano genera innovazione significativa in molti settori industriali, tuttavia non sufficientemente coniugata con la finanza”, ha affermato Alessandro M. Lerro. “Lo strumento dell’equity crowdfunding risulterà estremamente efficace per evitare l’emorragia di tecnologia e talenti verso mercati più propensi all’investimento e per attrarre capitali invertendo la tendenza. È tuttavia opportuno fare ancora dei passi avanti sul fronte regolamentare, nella direzione presa proprio in questi giorni dal provvedimento del governo noto come Investment Compact, con l’estensione dello strumento almeno alle Pmi innovative, riconoscendo il potenziale dell’equity crowdfunding come strumento di finanziamento dal basso di iniziative imprenditoriali in diversi settori strategici”.

In questo senso l’Associazione costituisce un momento di sintesi di esperienze di grande valore ed un punto di incontro per gli operatori del settore, nel quale far emergere bisogni e soluzioni della filiera.

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