Opyn, Azimut e Banca Valsabbina stanziano 300 milioni per le PMI italiane grazie a una nuova cartolarizzazione

Le nuove risorse da 300 milioni saranno erogabili dalla piattaforma di Opyn attraverso prestiti alle PMI della durata massima di 6 anni, con 1 anno di preammortamento

La piattaforma italiana  di P2P lending per le imprese Opyn (l’ex Borsa del Credito), Azimut e Banca Valsabbina hanno accelerato ulteriormente nel programma di finanziamenti digitali, grazie al quale l’istituto di credito bresciano erogherà ulteriori creditialle PMI tramite la piattaforma di Opyn, avvalendosi stavolta anche della collaborazione del nuovo co-arranger e senior financer Santander Corporate & Investment Banking.

Assieme i due istituti offriranno prestiti fino a  300 milioni di euro, mentre Opyn metterà a disposizione dei richiedenti dei prestiti il software di valutazione del merito di credito, in ottica “credit as a service”.

L’operazione rientra nel progetto “Slancio Italia”, volto a sostenere l’economia reale proprio con il modello delle cartolarizzazioni, sin dall’anno della pandemia. Grazie a questo progetto, Opyn è stata in grado di sostenere oltre 1.000 piccole e medie imprese in circa 18 mesi attraverso lo strumento dei prestiti fintech. Imprese operanti in settori strategici dell’economia nazionale come la manifattura, la vendita all’ingrosso, il retail e l’edilizia. Il ticket medio dei finanziamenti è stato di circa 300.000 euro, raggiungendo imprese di tutta Italia. Si stima che con questa ulteriore cartolarizzazione si potranno raggiungere circa un migliaio di nuove imprese in cerca di finanziamenti per supportare la loro crescita e resilienza in un contesto economico difficile come quello attuale.

Come verranno erogati i prestiti alle PMI

I finanziamenti per le PMI avranno una durata massima di 6 anni, comprensivi di un anno di preammortamento, un importo variabile da 50.000 euro a 1.500.000 e la garanzia fino all’80% del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI. Le aziende che richiederanno il prestito saranno valutate in 24 ore sulla base dell’istruttoria condotta da Opyn attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari di intelligenza artificiale, con un approccio guidato dai dati e in continuo aggiornamento mediante machine learning. Al processo automatico segue poi la verifica da parte di un analista fidi e successivamente la delibera che avviene online, con l’erogazione del finanziamento nel giro di pochi giorni lavorativi.

La struttura della cartolarizzazione

BeBeez riporta che la prima tranche senior, da 200 milioni di euro, con cedola indicizzata all’Euribor 3 mesi, è stata sottoscritta dalla stessa Santander CiB; la seconda tranche senior, da 40 milioni di euro, indicizzata all’Euribor 3 mesi, è invece stata  sottoscritta da Banca Valsabbina, che agisce anche come Co-Arranger, di Account Bank; le tre tranche mezzanine, di cui la prima (32 milioni) offre una cedola fissa del 5%, la seconda (5,2 milioni) del 7,5% e la terza (10,5 milioni) del 10%, sono state anch’esse sottoscritte da Banca Valsabbina; infine la tranche junior, 15 milioni anch’essa al tasso fisso del 10%, è stata sottoscritta da fondi private debt di Azimut.

Accogliamo con favore questo altro step che va a consolidare ulteriormente la partnership con Azimut e Opyn, oltre a confermare l’impegno di Banca Valsabbina nell’offrire alle PMI soluzioni di finanziamento basate sul fintech, grazie anche al supporto di un partner di peso internazionale come Santander CIB. Siamo convinti dell’importanza e della necessità di iniziative del genere per continuare a soste-nere il nostro tessuto produttivo, soprattutto in un contesto che vede il perdurare di una situazione di difficoltà, alimentata prima dalla pandemia e ora dalla crisi internazionale legata al conflitto in Ucraina”, ha commentato Hermes Bianchetti, Responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina.

Le nuove risorse vanno ad vanno ad aggiungersi ai 300 milioni di euro messi a disposizione con le due cartolarizzazioni precedenti del 2020 e 2021, rispettivamente di 100 milioni e 200 milioni, garantendo così alle imprese una disponibilità finanziaria mai realizzata prima da un operatore finanziario alternativo.

Gabriele Blei, CEO del Gruppo Azimut, ha commentato: “In uno scenario in cui persiste un disallineamento tra le risorse a disposizione delle grandi imprese rispetto a quelle di dimensioni medie e piccole, si inserisce il nostro impegno a sostegno dell’economia reale e il nostro progetto neoFinancing, con il quale disintermediamo sia la raccolta che l’impiego dei capitali fornendo finanziamenti alle imprese tramite una gamma diversificata di fondi. Grazie all’innovazione di prodotto e alle competenze maturate abbiamo oggi raggiunto a livello di Gruppo 5 miliardi di euro di masse in fondi di private markets pari al 9% delle masse gestite totali. Con il nostro modello di finanza alternativa, che integra piattaforme fintech e soluzioni sui mercati privati sfruttando le potenzialità di intelligenza artificiale e big data, puntiamo ad erogare 1,2 miliardi di euro prestiti alle PMI italiane entro il 2025”.

Ivan Pellegrini, CEO di Opyn ha aggiunto: Crediamo che sia sempre più importante, anche in questo momento storico, riuscire a unire le forze per aiutare le PMI Italiane. Il sistema imprenditoriale italiano si fonda su circa 4,4 milioni di imprese attive, delle quali il 99% sono microimprese o PMI che producono la maggior parte del fatturato generato in Italia e dell’occupazione. Per questo è importante collaborare, al fine di innovare realmente il mondo della finanza e renderlo più efficiente e più funzionale alle esigenze, anche quelle emergenti, dell’economia reale. Siamo lieti di avere nuovamente al nostro fianco in questa operazione dei partner come Banca Valsabbina e Azimut, e da oggi Santander CIB. Per Opyn si tratta di un’evoluzione, non siamo più “solo” erogatori di prestiti alle imprese, ma abilitatori tecnologici per la finanza tradizionale.”

Chi è Opyn

Opyn, ex BorsadelCredito.it, è la fintech italiana nata nel 2012 che, attraverso una piattaforma tecnologica proprietaria, offre finanziamenti digitali alle imprese permettendo loro di accedere facilmente al credito. Dal 2021 è anche un abilitatore di embedded finance, fornendo il proprio software as a service a istituti finanziari e corporate che vogliono integrare la velocità e l’efficienza del fintech nei propri processi in maniera sostenibile.

Azimut è socio di Opyn dal 2016, allora BorsadelCredito, cioè da quando ha partecipato al round di investimento da 1,6 milioni di euro raccolto dalla startup e guidato dal fondo P101, affiancato anche da GC Holding, la controllante dello spedizioniere Italmondo (si veda articolo di BeBeez). P101 era invece azionista di Opyn sin da 2015, quando aveva guidato un primo round da un milione di euro (si veda altro articolo di BeBeez).

Dalla sua fondazione Opyn ha stretto numerose partnership, gestito ben 6 fondi di cui 2, PMI Be – Tech e Magellano, creati nel 2021. Grazie a queste preziose collaborazioni, e ai diversi investitori istituzionali che le hanno dato fiducia, la realtà è riuscita a dare un contributo concreto all’economia reale.

Con oltre 391,5 milioni di credito erogati nel 2021, Opyn ha supportato 1.275 aziende, diventando un punto di riferimento nel campo del digital lending in Italia.

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