Primavera di fermento del P2P lending per le PMI: parte Lendix e BdC supera 10 milioni

La piattaforma francese Lendix è operativa anche per le PMI italiane e BorsadelCredito ha superato i 10 milioni di prestiti erogati alle imprese

 

P2P lending per PMI sviuppo Italia

Il lending crowdfunding (definizione di Banca D’Italia) o peer to peer lending per le imprese inizia ad affermarsi con forza anche in Italia, grazie alle uniche due piattaforme presenti: Lendix e BorsadelCredito.

Lendix, piattaforma web francese di prestiti alle imprese già operativa in Francia e in Spagna, era sbarcata in Italia a inizio anno, come avevamo a suo tempo scritto. Da questa settimana la piattaforma è operativa anche per erogare prestiti alle PMI italiane, come riporta Bebeez.it.

Su Lendix, le PMI italiane possono presentare progetti che richiedano finanziamenti compresi tra i 30 mila e i 2 milioni di euro. I progetti possono quindi essere finanziati direttamente sia da investitori italiani che internazionali.

Dopo l’accettazione e la definizione del tasso di interesse da parte di Lendix, il progetto viene pubblicato sulla piattaforma. I finanziatori privati possono quindi investire da 20 € a 2.000 € per progetto, insieme agli investitori professionali e istituzionali e sempre a parità di condizioni. In media, un progetto è finanziato in meno di 7 giorni dalla richiesta. Ogni mese, i rimborsi dei vari finanziamenti (capitale + interessi) vengono versati sul Conto Lendix di ciascun investitore.

BorsadelCredito, prima piattaforma italiana di P2P lending per le imprese, riferisce che nel mese di marzo  ha finanziato le micro-imprese italiane con più di un milione di euro. In totale, il numero delle imprese supportate a oggi dall’avvio delle attività (ottobre 2015) è di 292 (+14 rispetto a febbraio) e l’ammontare complessivo erogato di 10,2 milioni di euro.

Il tasso medio di rendimento per i prestatori si è attestato a 5,48%, leggermente superiore a quello medio delle principali piattaforme britanniche che ha segnato a fine mese un valore del 5,32%.

Interessante – e vincente – il confronto con altre forme di investimento paragonabili.

Il Btp quinquennale, per esempio, nelle aste di inizio primavera ha staccato una cedola dell’1,2%, ovvero 120 euro di rendimento lordo su un investimento di 10mila euro e 105 euro al netto della tassazione agevolata al 12,5%.  Mentre le obbligazioni corporate sui 12 mesi hanno reso in media il 2,64%, poco più di 195 euro di reddito netto.

Invece, il 5,48% di BorsadelCredito.it, sempre su 10mila euro investiti, corrisponde a un guadagno netto tra i 312 e 422 euro, a seconda dell’aliquota di tassazione applicata, che varia da un minimo del 23% per i redditi sotto i 15mila euro a un massimo del 43% per chi ha un Irpef sopra i 75mila euro.

3 commenti:

  1. Tutti ‘sti soldi in cirfcolazione e poi noi utenti ci ritroviamo con dei siti internet che non permettono nemmeno di cambiare una email. Ma un minimo di cura per il sito queste grandi crowders non la potrebbero avere?

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