Le proposte di AIFI (Associazione Fondi Investimento) per supportare le PMI con il private capital

Non solo per gestire l’emergenza, ma, soprattutto, per finanziare la rinascita. Le misure proposte da AIFI al Governo mirano ad agevolare il flusso dei capitali privati verso le PMI

 

AIFI propone a Governo misure per sostenere PMI con Private Capital

 

Solo pochi giorni fa, avevamo pubblicato le proposte di VC Hub, l’associazione dei Venture Capital italiani, per sostenere startup e PMI innovative.

E’ ora la volta di AIFI, l’Associazione del Private Equity, Venture Capital e Private Debt, che ha inviato al governo delle proposte a favore del private capital, in modo che fornisca capitali alle PMI per farle ripartire, come riferisce Private Capital Today, organo ufficiale dell’associazione.

Il documento è stato consegnato a Gian Paolo Manzella, sottosegretario del Mise e a Ignazio Vacca, capo della segreteria del Ministero dell’Econnomia e delle Finanze. Inoltre, a livello europeo, AIFI sta condividendo alcune idee portate avanti dall’associazione di riferimento, Invest Europe.

Ecco in sintesi le proposte di AIFI al Governo italiano, cui AIFI aggiunge anche la proposta di detassare il capital gain sul private debt per i fondi pensione e le casse di previdenza:

  1. promozione dell’investimento di fondi pensione e casse di previdenza in tutte le asset class di private capital;
  2. abbassamento della soglia di investimento per gli investitori privati in fondi riservati;
  3. riduzione della soglia minima di investimento per gli investitori privati in fondi riservati da 500 mila a 100 mila euro o la previsione di una categoria di investitori semi-professionali;
  4. attrazione di capitali istituzionali verso le diverse asset class del private capital;
  5. attivazione delle risorse erogate da Cdp attraverso il Fondo Italiano d’Investimento e Cdp Venture Capital, con un’azione di moral suasion a investirvi su fondi pensione, casse di previdenza e compagnie assicurative;
  6.  supporto con un fondo di fondi di turnaround che dia impulso a tali operatori anche per affiancare il sistema bancario nella gestione di situazioni di crisi aziendali.

Per quanto concerne il venture capital, l’Aifi ha chiesto:

  1. potenziamento dell’operatività del Fondo Nazionale Innovazione, destinando, oltre a quanto già previsto (circa un miliardo di euro tra risorse Mise e Cdp), ulteriori risorse da parte del Mise volte a rafforzare il fondo di fondi venture (con una ulteriore auspicabile destinazione di 200 milioni da parte del Mise oltre alle risorse già pianificate su tale fondo – 200 milioni già apportati da Cdp e 100 milioni in corso di sottoscrizione da Mise – per un totale di 500 milioni);
  2. nuova dotazione di risorse Mise (ipotesi: 200 milioni) per investimenti in round B o C volti a rafforzare le imprese in portafoglio dei fondi di venture capital;
  3. lancio di un nuovo fondo di technology transfer sulla base della positiva esperienza di ITAtech;
  4. rafforzamento del fondo centrale di garanzia per startup innovative per supportarle.