Real Estate Crowdfunding: un mercato da 55 miliardi che corre verso la maturità

Il crowdfunding immobiliare raggiunge quota 55 miliardi a livello globale. L’Italia si avvicina al miliardo raccolto, segnando un ruolo da protagonista in Europa

 

 

Il 2024 ha rappresentato un anno cruciale per il crowdfunding immobiliare, confermandone la crescita esponenziale e il ruolo ormai centrale come alternativa credibile agli strumenti tradizionali di investimento nel real estate.

Secondo il Real Estate Crowdfunding Report 2024, curato dalla Luiss Business School in collaborazione con Walliance, la raccolta globale ha raggiunto quasi 55 miliardi di euro, con una crescita a doppia cifra in gran parte dei mercati e un incremento record per l’Italia, che ha superato gli 800 milioni di euro di raccolta cumulata.

«Con questo report vogliamo offrire al mercato uno strumento di analisi trasparente, che consenta a investitori e operatori di orientarsi in un settore in continua evoluzione», spiega Giacomo Bertoldi, CEO di Walliance.

Il Prof. Caroli, di Luiss Business School, afferma: «Il report offre al mercato e all’opinione pubblica una lettura chiara e scientifica di come il crowdfunding stia trasformando l’immobiliare in Europa e in Italia

Dal fenomeno emergente a infrastruttura finanziaria

Nato poco più di un decennio fa come modalità sperimentale di raccolta diffusa, il real estate crowdfunding (RECF) sta oggi uscendo dalla fase pionieristica per consolidarsi come una vera infrastruttura finanziaria alternativa, capace di attrarre sia investitori retail che istituzionali.

La logica è quella della disintermediazione: attraverso piattaforme digitali autorizzate, gli investitori possono partecipare al finanziamento di progetti immobiliari con ticket minimi molto contenuti, spesso a partire da poche decine di euro.

Accanto alla crescita quantitativa, si osserva anche una trasformazione qualitativa: le piattaforme non sono più semplici intermediari tra sviluppatori e investitori, ma attori integrati che presidiano l’intera filiera dell’investimento, dall’advisory alla gestione operativa.

Un’evoluzione che ha visto realtà come Fundrise negli Stati Uniti o Urbanitae in Spagna ampliare il proprio raggio d’azione, arrivando a offrire REIT digitali e strumenti di investimento diretto.

I numeri globali ed europei

Gli Stati Uniti si confermano leader indiscussi, con quasi 30 miliardi di euro cumulati e una proiezione che vede il superamento dei 32 miliardi nel 2025. In Europa la raccolta ha toccato i 20,1 miliardi, in crescita del 29% rispetto al 2023, con la Francia al comando (6 miliardi), seguita da Regno Unito, Germania e Spagna.

L’Italia, pur partendo da valori più contenuti, si distingue per dinamismo: nel solo 2024 sono stati raccolti 300 milioni di euro, portando il cumulato oltre gli 800 milioni, con prospettive concrete di raggiungere il miliardo nel 2025.

Un risultato trainato dall’espansione del lending crowdfunding e dall’ingresso di nuovi operatori autorizzati.

Diversificazione del mercato

Il report evidenzia anche la progressiva diversificazione del mercato.

In Europa il segmento obbligazionario rappresenta ormai una quota rilevante delle operazioni, a dimostrazione della crescente maturità dell’ecosistema.

Sul fronte regolamentare, l’entrata in vigore del Regolamento ECSP ha introdotto una cornice uniforme, riducendo le differenze tra i Paesi membri e offrendo maggiore stabilità a investitori e operatori.

L’Italia: tra boom e consolidamento

Il mercato italiano conta oggi 22 piattaforme verticalizzate sul real estate. Alcune si rivolgono a investitori retail con chip minimi da 50 o 100 euro, altre si posizionano su fasce più sofisticate, con soglie d’ingresso da 5.000 euro.

Il portafoglio dei progetti finanziati in Italia è a prevalenza residenziale (80%), con un forte orientamento alla ristrutturazione (70%), a conferma del ruolo del RECF nel supportare la rigenerazione urbana e la riqualificazione energetica degli immobili.

Non mancano le sfide: il 2024 ha registrato un calo delle campagne attivate (230 contro le 408 del 2023), segnale di un mercato in fase di assestamento dopo l’entrata in vigore del Regolamento europeo ECSP, che ha imposto nuove regole di trasparenza, governance e tutela degli investitori.

Sostenibilità e inclusione al centro

Uno degli aspetti più interessanti emersi dal report riguarda l’attenzione crescente alle caratteristiche ESG dei progetti finanziati.

Sempre più piattaforme, come EstateGuru in Europa o EquityMultiple negli Stati Uniti, selezionano interventi legati alla riqualificazione energetica, agli alloggi sociali o alla realizzazione di spazi a basso impatto ambientale.

In Italia, Walliance ha già lanciato progetti orientati alla sostenibilità, in particolare nel campo delle infrastrutture energetiche.

L’impatto positivo non è solo ambientale, ma anche sociale: il crowdfunding immobiliare contribuisce infatti a rendere più inclusivo l’accesso a un asset class storicamente elitario, favorendo la partecipazione diffusa di investitori retail.

Prospettive per il 2025

Le stime indicano che il settore continuerà a crescere: in Europa si potrebbe arrivare a 22-23 miliardi cumulati, mentre l’Italia appare pronta a superare la soglia del miliardo.

Lo scenario resta però condizionato da variabili macroeconomiche – inflazione, tassi di interesse, tensioni geopolitiche – che potrebbero rallentare l’espansione.

Allo stesso tempo, la standardizzazione normativa introdotta dall’ECSP e l’integrazione di nuove tecnologie (come blockchain e intelligenza artificiale) promettono di aumentare trasparenza ed efficienza.

Conclusione

Il Real Estate Crowdfunding Report 2024 fotografa un settore in piena evoluzione: internazionale, sostenibile, digitale e sempre più regolamentato.

Se dieci anni fa parlare di investimenti immobiliari “dal basso” poteva sembrare un’utopia, oggi il RECF è un comparto da decine di miliardi, capace di ridisegnare le regole del gioco.

L’Italia, forte di una crescita superiore alla media europea, è tra i Paesi più promettenti: il traguardo del miliardo di raccolta non è più un miraggio, ma un obiettivo a portata di mano.

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