Le imprese in UK potranno raccogliere fino a €8 milioni senza prospetto informativo con equity e lending crowdfunding. Crowdinvesting attraente anche per medie e grandi imprese
Il governo britannico ha aumentato la soglia di raccolta per il crowdinvesting (equity e lending crowdfunding per le imprese) elevandola da 5 a 8 milioni di euro, in linea con la modifica della Germania che, recentemente, ha annunciato lo stesso innalzamento.
Nel Regno Unito, non vi è alcun limite a quanto una piattaforma di crowdfunding può raccogliere online. Ma raramente gli obiettivi di raccolta sono stati superiori ai €5 milioni a causa dei costi molto elevati per redigere un prospetto informativo completo.
Il cambiamento appena annunciato dovrebbe avere un impatto importante sulle piattaforme di crowdfunding del Regno Unito, poiché contribuirà a rendere i finanziamenti online in conto capitale molto più redditizi. Agli albori del crowdfunding, infatti, in UK la maggior parte degli emittenti ha raccolto importi relativamente piccoli per finanziare sostanzialmente round “seed”. Oggi gli emittenti coprono una gamma molto più ampia di necessità di finanziamento, da “early stage” a “growth”, offerte fatte spesso in collaborazione con investitori professionali come VC o business angel esperti. E negli ultimi due anni, le piattaforme di crowdinvesting, sia di debito che di equity, hanno aumentato portata delle offerte di investimento, con con offerte che sempre più spesso raggiungono la soglia dei 5 milioni di euro per i progetti delle PMI britanniche. L’estensione del limite consentirà una nuova era del crowdfunding per le grandi imprese e affronterà progetti infrastrutturali più significativi.
L’organizzazione leader del settore, la UK Crowdfunding Association (UKCFA), ha accolto favorevolmente la decisione del governo britannico di cambiare la regola, cambiamento che sarà operativo già il prossimo 21 luglio. Un portavoce della UKCFA ha dichiarato: “I nostri membri stanno già lavorando a offerte di investimento che potrebbero trarre vantaggio da questa opportunità per una maggiore e più efficiente raccolta di capitali attraverso il crowdfunding basato sugli investimenti senza compromettere i livelli di due diligence. Ciò significa che una nuova fascia di imprese in fase di ‘scale-up’ potrà scegliere il crowdfunding come strada per finanziare la crescita e il successo. L’innalzamento del limite aiuta anche a mantenere la posizione competitiva del Regno Unito come ottimo punto di partenza e di crescita di un’impresa“.
Attualmente l’UE sta considerando un approccio paneuropeo per il crowdinvesting, con un limite massimo di raccolta senza prospetto di €1 milione, ma la mossa di Regno Unito (e Germania) spingerà probabilmente la Commissione europea a innalzare la soglia del prospetto a 8 milioni di euro o forse anche di più.
In Italia, il limite è di €5 milioni e, per ora, il mercato non ha ancora raggiunto dimensioni tali da spingere per un suo innalzamento. Ma l’estensione dell’equity crowdfunding a tutte le PMI italiane da un lato, e il crescente successo delle piattaforme di lending per le imprese dall’altro, potrebbero presto rendere opportuna, se non necessaria, una misura simile a quella adottata da UK e Germania.