L’italiana Crowdfundme prima piattaforma di equity crowdfunding in Europa a quotarsi in Borsa

La piattaforma di equity crowdfunding Crowdfundme ha iniziato il roadshow per la sua IPO all’AIM. L’obiettivo è raccogliere da 3 a 5 milioni entro fine anno

 

Crowdfundme si quoterà in borsa primo equity crowdfunding in europa

 

E’ partito il roadshow di CrowdFundMe, piattaforma di equity crowdfunding fondata da Tommaso Baldissera Pacchetti, che punta a raccogliere 3-5 milioni di euro per un’operazione tutta in aumento di capitale, coordinata dall’advisor Ambromobiliare, che dovrebbe portare in quotazione all’Aim Italia la società entro fine anno.

E’ prevista inoltre l’assegnazione di warrant in due momenti: una metà dopo la sottoscrizione dell’ipo e il resto in un momento successivo, in modo da fidelizzare i soci. Nomad è EnVent, la società di revisione e advisor strategico è Deloitte, mentre Chiomenti è l’advisor legale.

Per una volta, siamo di fronte a un primato italiano nel fintech.  Qualora, infatti, l’operazione andasse in porto, si tratterebbe della prima volta in Europa (e probabilmente nel mondo) in cui una piattaforma di equity crowdfunding si quota in Borsa.

La quotazione, inoltre, costituirebbe una delle prime exit per chi ha investito con equity crowdfunding in Italia. Crowdfundme che, secondo le nostre statistiche ad oggi ha chiuso con successo 38 campagne per €10,5 milioni, aveva condotto un primo aumento di capitale ricorrendo a una campagna di equity crowdfunding ospitata sulla sua stessa piattaforma lanciata nel giugno 2017, raccolto 278 mila euro da 122 investitori, per il 10% del capitale, su un target minimo di 150 mila euro.

In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi a MF Milano Finanza, Baldissera punta al pareggio di bilancio nel 2020, grazie, non solo all’incremento del mercato (qui le nostre previsioni), ma anche ad altre iniziative tra le quali spicca l’accordo con Directa SIM che consente di rendere più liquidi i prodotti finanziari offerti dalle Srl. La rubricazione, prevista dall’art. 100 ter del TUF, una sorta di intestazione fiduciaria delle quote, è infatti un servizio che consente agli investitori in società non quotate di poter trasferire quote senza dover passare da notai o commercialisti. Directa sim gestirà le quote per conto terzi, facilitando lo scambio tra i soggetti interessati. La prima campagna ad utilizzare il sistema è quella di Innovitas-Vitae che ha raccoltoo circa metà del proprio obiettivo.

Da pochi giorni, è in corso il terzo round di Winelivery che ha raggiunto il proprio obiettivo minimo nella fase di pre-market, proprio grazie ai precedenti sottoscrittori che hanno esercitato il proprio diritto di opzione attraverso la piattaforma. Dopo il lancio, la campagna ha confermato il grande interesse degli investitori con una raccolta che, in soli tre giorni ha già superato 870 mila euro e che, dunque, punta all’obiettivo massimo di 1,5 milioni.

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