Cresce l’ecosistema del Venture Capital in Italia. Lo rilevano i business angel di IAG

Lo IAG Index, che monitora le startup analizzate dai business angel di IAG, rileva la crescita di fintech e life science, quella dell’imprenditoria femminile e la prevalenza di società ESG

Gli ultimi anni hanno evidenziato una crescita sostenuta del Venture Capital in Italia tanto che nel primo semestre del 2022 il nostro Paese ha quasi raggiunto il totale degli investimenti dell’intero 2021 (957 milioni di euro), con un incremento del 123% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Questo trend è stato nuovamente rilevato anche dallo IAG Index 2022, termometro dell’ecosistema startup che monitora costantemente l’evoluzione e i cambiamenti del seed venture capital, sottolineando la varietà delle opportunità di investimento a disposizione del network di Italian Angels for Growth.

L’indice analizza i progetti imprenditoriali valutati da IAG per un possibile investimento da parte dei business angel che vi aderiscono. Nell’ultimo indice il campione è costituito da 430 startup analizzate in 12 mesi.

Carlo Tassi, Presidente di Italian Angels for Growth: “In questi 15 anni di attività come leader del seed venture capital italiano, IAG ha sempre supportato l’imprenditorialità e le idee innovative, grazie alla costante presenza negli investimenti, nelle attività istituzionali, negli incontri di settore e nella condivisione di competenze per sostenere i progetti di valore. Lo IAG index è uno strumento particolarmente interessante per monitorare l’ecosistema innovazione e cogliere i trend del cambiamento nel panorama italiano”.

I settori industriali

A livello di settore, ai risultati positivi ottenuti dal Fintech si accompagna la conferma dell’interesse di IAG nei confronti del settore Life Science, che rimane una delle Industry che i Business Angels monitorano con particolare attenzione.

Negli ultimi anni, infatti, si è assistito ad una crescita esponenziale di nuove startup biotech, principalmente come spin-off universitari dall’altissimo potenziale: il settore Life Science è in rapida evoluzione in Italia e nel mondo, anche grazie al forte impegno di governi, investitori e imprenditori nel contrasto alla pandemia COVID-19.

Le tipologie di round

Lo IAG Index conferma la preferenza dei business angels IAG a concentrarsi su progetti in fase Seed, che corrispondono al 63,3% delle startup analizzate, a sottolineare l’impegno di IAG, come club deal, verso lo “smart money”, ossia il capitale che proviene da investitori in grado di contribuire attivamente nei progetti.

Il risultato si presenta in leggero calo rispetto all’anno precedente in favore dei round Pre-seed e Series A, che hanno visto un incremento rispettivamente del +51% e +9,7%.

La valutazione pre-money

Le pre-money valuation degli ultimi 12 mesi mostrano un trend nuovamente in crescita: raffrontando i dati con quelli del 2021 emerge un aumento significativo dei valori in tutti i settori e in tutte le tipologie di round, rispettivamente del 26,9% nel pre-seed, 30,3% nel seed e del 17% nei series A. Le valutazioni nei round series A in particolare, mostrano aumenti significativi sia nel Digital (+18,2%) che nel Deeptech (+19%).

Le politiche di sostegno all’imprenditorialità e ai progetti strategici, in particolare i 2,5 miliardi di euro messi in campo a inizio 2022 dal MISE e assegnati a CDP Venture Capital Sgr per investimenti in startup e PMI innovative, hanno avuto un impatto decisivo su tutto l’ecosistema startup innovative in Italia, attirando nel nostro Paese nuovi investitori, nazionali ed internazionali, e facendo crescere il mercato italiano del Venture Capital.

L’imprenditoria femminile

Il tema Diversity & Inclusion sta assumendo un ruolo sempre più rilevante: la diversità di genere assume una posizione ormai centrale e rappresenta una componente fondamentale per lo sviluppo di una startup e per riuscire a cogliere le opportunità di innovazione e le necessità del mercato a 360°.

I business angels IAG consolidano la propria attenzione nei confronti di questa tematica, confermando il dato positivo degli ultimi anni: oltre il 40% delle società analizzate negli ultimi 12 mesi hanno almeno un’imprenditrice nel founding team, indicando una componente ormai strutturale della presenza femminile nei team imprenditoriali. Lo dimostrano gli investimenti all’attivo del portafoglio IAG: Futurely, piattaforma di orientamento e career coaching digitale ideata da Elisa Piscitelli e Mariapaola Testa che ha chiuso un round da 1,5 milioni di dollari, e Mirta, il portale milanese di e-commerce dedicato alle eccellenze del Made in Italy fondato da Martina Capriotti e Ciro Di Lanno, che nel 2021 ha raccolto 2,5 milioni.

Si conferma la crescita di team femminili tra le startup Fintech, dove, dal 2020 ad oggi si è passati da una founder donna ogni 5 ad una ogni 2,5. Nonostante gli altri settori mostrino dei dati in leggero calo rispetto all’anno precedente, la crescita del +23% delle startup “femminili” nel settore Fintech permette di confermare il risultato del 2021.

La sensibilità ESG

L’introduzione del parametro ESG nel 2021 è espressione di un cambio culturale, finalizzato a riconoscere il valore di un’azienda misurabile anche sulla capacità di applicare internamente i principi dell’etica e della sostenibilità. Lo IAG Index 2022 mette in luce un risultato positivo: la quota di startup ESG compliant ha superato la maggioranza dei deal analizzati (51,9%), sottolineando la dedizione verso investimenti green.

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