Crowdfunding e banche, un modello possibile?

Grazie a Swisscom, un prodotto consente alle aziende e alle banche di avviare campagne di Crowdfunding in maniera autonoma, senza passare dalle piattaforme.

I modelli di Crowdfunding sono in forte espansione in tutto il mondo.

I numeri relativi ai singoli mercati sono sempre più in crescita e forniscono sempre più spunti di riflessione sullo sviluppo di questo modo nuovo di finanziare le idee.
Sono in molti a contrapporre questo strumento al classico finanziamento bancario.
Tuttavia iniziano a sorgere le prime iniziative che prevedono l’incrocio tra il Crowdfunding e gli istituti di credito tradizionali.

E’ certamente necessario ricordare che, ad oggi, le legislazioni (le poche create ad hoc e le molte in fase di costruzione) prevedono che siano proprio gli istituti bancari a gestire gli ordini che vengono sottoscritti tramite le piattaforme di Equity Crowdfunding, ad esempio, così come il ruolo delle banche ha rilevanza nella chiusura delle offerte pubblicate tramite portali di Equity Crowdfunding in Italia dove sono proprio le banche insieme agli incubatori certificati, alle sim e ai fondi di investimento, a dover sottoscrivere il 5% necessario a validare l’offerta.

Quello che però sta iniziando a configurarsi in alcuni casi, a mio avviso, è qualcosa di diverso.

Un valido esempio può essere quanto sta accadendo in Svizzera.
Il mercato svizzero è un mercato certamente ancora contenuto, che conta solamente 14 piattaforme considerando i diversi modelli di Crowdfunding che hanno raccolto nel complesso circa 20 milioni.

Swisscom ha deciso di entrare in questo mercato con un prodotto interessante, sicuramente diverso rispetto ai prodotti che siamo abituati a vedere quando parliamo di Crowdfunding.

Infatti, come esposto dal sito stesso della compagnia, si tratta di un prodotto che consente alle aziende e alle banche di avviare campagne di Crowdfunding in maniera autonoma, senza passare dalle piattaforme.
Il primo cliente che ha usufruito di questo prodotto è la Basellandschaftliche Kantonalbank.

Ipotizzando che, una volta che il mercato avrà la necessaria consapevolezza riguardo allo strumento, ciascuna impresa potrà avviare un progetto di Crowdfunding direttamente sul proprio portale, compatibilmente con le normative, sarà fondamentale comprendere l’importanza della tecnologia che le piattaforme hanno sviluppato in questo periodo.

 

Stefano Sampietro

Studente presso USI Lugano, appassionato di Crowdfunding

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