Galleria degli Uffizi “tokenizza” un Michelangelo e lo vende per 170k. Seguiranno presto altri capolavori

La Galleria degli Uffizi di Firenze ha venduto un Michelangelo e sta trasformando in NFT alcune delle sue opere più apprezzate che vende per raccogliere fondi

 

Galleria Uffizi NFT Michelangelo

 

La Galleria degli Uffizi di Firenze sta trasformando alcune delle sue opere più apprezzate in NFT e le vende per raccogliere fondi dopo un anno a corto di soldi. E inizia con il botto: un dipinto di Michelangelo criptato della sacra famiglia, Tondo Doni (1505–06), appena venduto per € 140.000 ($ 170.000) (si veda qui Artnet).

Il museo dividerà il ricavato con Cinello, azienda italiana che ha brevettato un nuovo modo di realizzare facsimili digitali di dipinti famosi, nell’ambito di una nuova partnership annunciata recentemente. Le opere d’arte digitali di Cinello, che chiama “DAWS”, sono prodotte nelle dimensioni del pezzo originale e pretendono di essere completamente uniche e a prova di furto. Un token NFT viene creato sulla blockchain per ogni DAW, certificando la proprietà.

Ogni pezzo prodotto per gli Uffizi viene fornito con un certificato di autenticità firmato da Eike Schmidt, il direttore del museo. Nell’ambito dell’accordo con Cinello, il museo accumula il 50 per cento degli utili per ogni DAW ricavata da un pezzo della sua collezione e venduta dall’azienda.

Gli NFT (Non Fungible Token) sono un tipo di asset digitale registrato su blockchain. Rispetto agli utility token e alle criptovalute i token NFT hanno 3 caratteristiche che li contraddistinguono: sono unici, rari e indivisibili (si veda l’articolo di Crowdfudning Buzz).

Un portavoce degli Uffizi ha rifiutato di fornire dettagli sulla vendita Michelangelo o sull’accordo del museo con Cinello. Il quotidiano italiano Corriere della Sera ha riferito che l’acquirente del digitale Michelangelo era una donna di Roma che lo aveva acquistato per suo marito, un importante collezionista, per il suo 60 ° compleanno.

Per gli Uffizi, che hanno visto il numero di visitatori annuali scendere da 4,4 milioni nel 2019 a 1,2 milioni l’anno scorso, secondo l’Art Newspaper , il trambusto secondario potrebbe fruttare qualche soldo extra in un momento cruciale.

“A medio termine [le vendite di NFT] potranno contribuire alle finanze di un museo, paragonabile ai proventi dell’attività di ristorazione”, ha detto Schmidt al Corriere della Sera . “Non è un cambio di direzione in termini di ricavi, è un guadagno aggiuntivo. Ma creare un mercato del genere non è una cosa rapida. ”

Anche una dozzina di altre importanti opere della collezione degli Uffizi saranno trasformate in DAW nel prossimo futuro. Tra quelli della lista ci sono La Nascita di Venere di Botticelli , la Madonna del Granduca di Raffaello , il Bacco di Caravaggio e la Venere di Urbino di Tiziano .

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