Il Parlamento UE approva il “MiCA”, le norme per regolamentare il mercato delle criptovalute

Il “Market Crypto-Assets” (MiCA) è stato approvato dal parlamento UE: definisce le norme per regolamentare in Europa il mercato delle criptovalute

 

MiCA Market in Crypto-Assets regoalemnto UE per criptovalute

 

Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva le nuove norme per regolamentare il mercato delle criptovalute.

Il provvedimento Mica (Markets in crypto-asset) è stato approvato con 517 voti a favore, 38 contrari e 14 astensioni e stabilisce che le società emittenti dovranno ottenere precise autorizzazioni dalle autorità nazionali per servire il mercato unico.

Una normativa UE per regolamentare scambio e tracciabilità delle criptovalute

Secondo le nuove regole, le aziende che emettono e scambiano criptovalute dovranno essere autorizzate da un regolatore nazionale che fornirà loro un “passaporto” per servire i clienti in tutto il blocco dei 27 paesi membri. I principali fornitori di criptoservizi dovranno inoltre dichiarare il loro consumo di energia.

Il Parlamento Europeo ha altresì approvato nuove regole per la tracciabilità dei trasferimenti di criptovalute.

In questo senso il testo riprende la regola internazionale già utilizzata per le transazioni tradizionali la quale prevede che le informazioni sulla fonte e sul destinatario delle criptovalute debbano essere conservate su entrambi i lati del trasferimento per aiutare a combattere il riciclaggio di denaro.

Mediante il MiCA i responsabili politici europei mirano a definire delle regole standard comuni ai Paesi europei per i cripto-asset, fornendo così certezza giuridica sia al settore cripto che ai suoi investitori.

Il regolamento stabilirà le linee guida per il funzionamento, la struttura e la governance degli emittenti di asset digitali, oltre ad offrire norme sulla trasparenza e sui requisiti di divulgazione per l’emissione e il trading di criptovalute.

Prima di diventare effettivo, il Mica necessita ancora di alcuni passaggi. Il regolamento ora dovrà essere approvato dal Consiglio Europeo e poi pubblicato in Gazzetta. L’entrata in vigore potrebbe arrivare dall’estate del 2024.

I precedenti passi del Governo italiano

Intanto, nel Marzo scorso, il Governo italiano aveva approvato un DL per conformarsi a due direttive UE: il regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito (Regolamento UE 2022/858) e l’adeguamento alla norma che introduce una nuova definizione di strumento finanziario includendovi gli strumenti emessi mediante tecnologia a registro distribuito (4, paragrafo 1, punto 15, della direttiva 2014/65/UE).

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro Fitto e del Ministro Giorgetti, ha aveva infatti approvato un decreto-legge che introduce “disposizioni urgenti in materia di emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech”.

Il testo introduce norme necessarie per dare attuazione al regolamento (UE) 2022/858, relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla «tecnologia a registro distribuito» o DLT pilot regime, cioè su un archivio di informazioni in cui sono registrate le operazioni relative a strumenti finanziari e digitali e che è condiviso da dispositivi o applicazioni informatiche in rete e sincronizzato tra di essi.

Il regolamento prevede una disciplina comune delle forme di circolazione degli strumenti finanziari digitali basate su soluzioni tecnologicamente avanzate.

Inoltre, si introducono misure di semplificazione della sperimentazione relativa alle attività FinTech, di cui al decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, con la quale è stato introdotto nell’ordinamento un regime semplificato e transitorio (c.d. regulatory sandbox) per la sperimentazione delle attività di innovazione tecnologica digitale nei settori bancario, finanziario e assicurativo.

La finalità è di consentire agli operatori FinTech di testare soluzioni innovative dal punto di vista digitale, con un costante dialogo con le autorità di vigilanza.

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