Il trend dei digital asset soffre la vicenda di FTX che potrebbe però comportare risvolti futuri positivi

Secondo Iconium, nel trimestre Sett–Nov 2022, il mercato dei digital asset è sceso ancora a causa di FTX. Ma la vicenda porterà a più regolamentazione, benefica per tutto il mercato

 

Iconium analisi mercato digital asset

 

Nel trimestre Settembre–Novembre 2022, il valore del mercato cripto è sceso ancora, anche se Bitcoin e il mercato hanno tenuto abbastanza bene limitando le perdite a solo il 15%.

Nell’arco dei mesi, Bitcoin è passato dai $32k di inizio giugno ai $20k di fine Agosto, agli attuali $17k. La causa principale di questo ulteriore calo è principalmente legata al crack del secondo Exchange sul mercato, FTX/Alameda a inizio novembre.

Questo, a sua volta, ha portato tensione e rischi di un contagio ad altri operatori. Un fallimento che ha creato un buco di 10 miliardi di dollari e costretto alla bancarotta FTX, il suo fondatore e varie società collegate.

La vicenda FTX

La vicenda è stata ampiamente riportata sui media nazionali e internazionali, ed è piuttosto intricata, ma proviamo qui di seguito a darne un breve riassunto.

A inizio novembre è stato pubblicato un report sul bilancio di Alameda, la società del gruppo che effettuava investimenti speculativi su varie cripto e società legate al mondo blockchain: il bilancio mostrava che la maggior parte degli asset che coprivano 18 miliardi di debiti erano FTT tokens, cioè i token creati dalla stessa FTX, altamente illiquidi e con un prezzo manipolato dalla stessa società.

Questa rivelazione ha creato una corsa al prelievo dei propri fondi dall’exchange FTX, dimostrando che, in effetti, la società non aveva le riserve necessarie per rimborsare i clienti. L’azienda ha quindi portato i libri in tribunale.

Si ipotizza un numero di reati lunghissimo, in quanto i fondi dei clienti dell’exchange sono stati sottratti agli stessi, senza il loro permesso, per effettuare investimenti altamente rischiosi che hanno portato al tracollo finanziario.

Un mix tra Bernie Madoff e la società Enron

Il fondatore, soprannominato SBF (Sam Bankman-Fried), 30 anni, era considerato una star del mondo cripto e a un certo punto “valeva” oltre 12 miliardi di dollari. Era tra i primi finanziatori della politica americana (finanziava sia i repubblicani che i democratici) e prometteva pubblicamente che avrebbe donato tutta la sua ricchezza negli anni a venire. Aveva speso centinaia di milioni in marketing e sponsorizzazioni di stadi (Miami Dolphins) e ricevuto endorsement da star dello spettacolo e della finanza. Un mix di un Bernie Madoff (60 miliardi sottratti nel 2009) e della società Enron (74 miliardi bruciati nel 2000), ma sono tanti altri gli esempi di scandali finanziari anche nella finanza tradizionale.

I maggiori Fondi al mondo avevano investito nella sua società, da Sequoia Capital a Blackrock, e a loro volta si sono scusati con i propri investitori per la mancata “due diligence” necessaria in questi casi.

Non tutto il male viene per nuocere

Da notare che, a causa di FTX/Alameda, ci aspettiamo una maggiore regolamentazione nel Mondo cripto, cosa che finora era stata posticipata, ma che ora più che mai è necessaria.

Interessante notare che questa ormai evidente truffa è stata orchestrata da un’entità fortemente centralizzata, senza controlli (basata alle Bahamas, FTX non aveva neanche un investitore nel board delle varie società), l’esatta antitesi dell’ethos della blockchain, dove la decentralizzazione garantisce la sicurezza del network e la custodia personale dei propri asset digitale è disponibile attraverso la tecnologia stessa.

Il trend del mercato e cosa aspettarsi

La discesa nel trimestre è stata di circa il 15%, come dicevamo, con il mercato che oggi vale 850 miliardi contro i 3.000 miliardi di 1 anno fa. La “dominance” di Bitcoin è stabile al 38%. E’ un periodo di stagnazione del mercato dove sono diminuite molto le opportunità di investimento in progetti non listati, nonostante le valutazioni in fase di seed si siano abbassate notevolmente.

Sicuramente interessante il mercato dei token liquidi, che, trascinati dalla fase ribassista di Bitcoin, hanno visto in alcuni casi perdere oltre il 95% del loro valore dal picco, e potrebbero vedere una ripresa più accentuata delle principali cripto nel prossimo ciclo rialzista.

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