Imi Montaggi Industriali colloca un minibond da 4 mln euro su CrowdFundMe

I proventi dell’emissione saranno impiegati per l’acquisizione del 40% (e poi di un ulteriore 25%) del capitale sociale di Costat, specializzata nel settore delle lavorazioni meccaniche

 

imi spa

 

Imi Montaggi Industriali spa, azienda italiana attiva nel campo della meccanica generale e dell’impiantistica elettrica per macchinari industriali, ha quotato un minibond da 4 milioni di euro su CrowdFundMe. L’obbligazione offre un rendimento annuo del 5% e presenta un piano di rimborso con ammortamento dopo 2 anni (gli interessi saranno pagati con cedola semestrale posticipata), per una durata complessiva dell’operazione pari a 60 mesi. Ha un taglio minimo di 10 mila euro, sottoscrivibile anche da investitori retail (con patrimonio superiore a 250.000 euro) e ha già raccolto interesse da investitori professionali. A oggi, Imi spa ha raccolto 130 mila euro su CrowdFundMe.

La società emittente presenta un rating pari ad A3- (fascia alta) calcolato da Modefinance (fintech italiana che elabora rating ESMA Compliant e dal marzo scorso è controllata da TeamSystem). Si tratta di un’emissione senior unsecured, che sarà poi quotata sul segmento ExtraMOT PRO3 di Borsa Italiana al termine della raccolta di capitali su CrowdFundMe. Quest’ultima svolge il ruolo di collocatore per la raccolta dell’investimento e, in tale attività, il portale è affiancato da Integrae SIM. Business & Consulting è l’advisor finanziario che ha supportato l’emittente nella fase di preparazione del minibond, mentre Nctm è l’advisor legale.

Le risorse raccolte tramite il minibond saranno impiegate soprattutto per l’acquisizione del 40% (e a seguire di un ulteriore 25%) del capitale sociale di Costat srl, azienda specializzata nel settore delle lavorazioni meccaniche che dispone di macchinari specifici di ultima generazione, personale qualificato nonché clienti di primaria rilevanza. La società è infatti accreditata come fornitore presso realtà del calibro di Leonardo, Siemens AG e Novomeccanica. L’acquisizione permette di diversificare il portafoglio clienti, ottenendo anche sinergie di costo. Una parte residuale delle risorse raccolte con il minibond sarà impiegata anche per l’acquisto di ulteriori attrezzature e macchinari, nonché di scorte di magazzino per far fronte ai cicli produttivi.

Chi è Imi Montaggi Industrial spa

Imi Montaggi Industriali spa, con sede operativa a Carrara e legale a Napoli, è stata fondata nel 2012 come srl da Giovanni Bianchi e Giovanni Di Lorenzo. Anno dopo anno è cresciuta fino a sviluppare tre linee di business: lavorazioni meccaniche di precisione, carpenteria leggera e pesante, manifattura di macchine e impianti industriali. Dal 18 dicembre 2020 la società ha modificato la forma sociale da srl a spa, allo scopo di favorire l’acquisizione di nuovi capitali attraverso nuovi investimenti.  Il capitale sociale è stato distribuito tra i soci nella seguente proporzione: Giuseppe Liccardi detiene il 90% delle quote e ha il ruolo di amministratore e responsabile legale della società; Giovanni Lorenzo detiene il restante 10%.

La società, con circa 100 dipendenti specializzati, opera in una vasta gamma di settori, come oil&gas, petrolchimico, energetico, elettromeccanico, siderurgico e aeronautico. In particolare, partecipa a commesse internazionali come subappaltatrice, principalmente per conto di Nuovo Pignone International srl, che fa parte del gruppo Baker Hughes, multinazionale attiva in più di 120 Paesi.

La società è articolata secondo un organigramma funzionale, in cui si distinguono amministrazione, acquisti, logistica e produzione. I responsabili di tali funzioni rispondono direttamente al CdA, che è composto da due membri. Il Covid-19 non ha rallentato l’operatività dell’azienda e il business di Imi spa ha continuato a espandersi: nel 2020 i ricavi sono cresciuti a oltre 11,7 milioni di euro contro i 9,4 milioni del 2019, e l’ebitda è aumentato a più di 1,8 milioni di euro (rispetto ai precedenti 1,4 milioni). La società prevede un’ulteriore crescita del fatturato, fino ad arrivare a oltre 35 milioni di euro nel 2026 con un ebitda a 9,4 milioni.

 

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