Realtà virtuale e blockchain ovvero quando la realtà è più vicino di quanto pensiamo alla fantascienza

Fabio Pezzotti, CEO e fondatore di Iconium, illustra come blockchain, realtà virtuale e aumentata, NFT e DeFi stiano già convergendo e creando anche nuove opportunità finanziarie

 

Realtà virtuale e blockchain scenario prossimo venturo

 

Il Metaverse, parola originariamente coniata dall’autore di fantascienza Neal Stephenson nel romanzo “Snow Crash” del 1992, si riferisce a una visione di un mondo virtuale immersivo e realistico così complesso, utile e convincente che diventa difficile considerarlo strettamente subordinato al “mondo reale.”

The Metaverse: a persistent, live digital universe that affords individuals a sense of agency, social presence, and shared spatial awareness, along with the ability to participate in an extensive virtual economy with profound societal impact.” [Pier Kicks, https://twitter.com/pierskicks]

La citazione è tratta da un articolo scritto da Pier Kicks, creatore del podcast Metaversed e parte del team di BitkraftVC e Delphi Digital. Fun fact: Pier ha iniziato a minare bitcoin nel 2012 a 13 anni grazie alla sua passione per il gaming.

L’articolo spiega quale sarà la prossima evoluzione di Internet, il passaggio verso una vera e propria vita virtuale simile a quella descritta da Stephenson. Un mondo digitale in cui si potranno ritrovare 7 miliardi di persone per avere relazioni e partecipare ad una nuova economia virtuale con dei veri impatti sociali. Un passaggio ulteriore della fusione del mondo digitale con il mondo fisico, un processo iniziato con l’avvento di Internet e la digitalizzazione dell’informazione.

I precursori primitivi del metaverse sono stati sviluppati da varie comunità di giochi e altre online. Un esempio è il popolare gioco Second Life, un mondo aperto in cui bisogna semplicemente esplorare, comunicare e creare oggetti per il tuo divertimento e per gli altri giocatori. Alcuni oggetti di Second Life vengono acquistati e venduti utilizzando i dollari Linden, una vera e propria valuta con cui si possono acquistare e vendere case, oggetti, terreni.

L’economia di Second Life ha dimensioni simili a quelle di molte città di medie dimensioni. Numerose aziende hanno creato sedi all’interno di Second Life per pubblicizzare i loro prodotti e consentire ai consumatori di visualizzare in anteprima i loro modelli prima di acquistare.

Tuttavia, giochi come Second Life, per quanto grandi possano diventare avranno sempre dei limiti legati all’azienda che li gestisce e non potranno mai essere delle vere e proprie realtà parallele. Per far sì che ci sia una transizione verso una vita digitale e le persone decidano di allocare tempo e risorse verso questo “nuovo” mondo, è necessario che sia durevole, sicuro, economicamente stabile e soprattutto, libero. Caratteristiche che non possono essere garantite se l’ambiente digitale è gestito da un’azienda.

Le cose cambiano se le realtà virtuali incontrano network decentralizzati.

Secondo Pier Kicks, le criptovalute unite ad altre tecnologie come la realtà virtuale o realtà aumentata, stanno gettando le basi per la creazione di un sistema finanziario autonomo, e un’economia aperta con titoli di proprietà rappresentati digitalmente in modo universale tramite NFT (token non fungibili).

Le reti decentralizzate forniscono un grado di sicurezza unico, e la continua erosione della fiducia nelle istituzioni sta sostenendo lo sviluppo di piattaforme alternative.

Quello di cui forse non si ha idea, è il reale stato di queste realtà virtuali. Dopo aver letto l’articolo e ascoltato l’intervista di Pier con Raoul Pal su Real Vision Crypto sembra di fare un salto di 30 anni nel futuro: le criptovalute non porteranno una semplice rivoluzione monetaria ma saranno la base di un profondo cambiamento sociale che aiuterà la transizione verso una vita digitale.

La visione è che con questi strumenti potremo costruire un mondo simil Ready Player One in cui l’OASIS non appartiene a un’azienda singola, ma al network globale di computer che sostengono il sistema.

Siamo in un momento storico in cui le nuove generazioni sono abituate a detenere valore tramite gadget virtuali che servono per personalizzare avatar di vari giochi. Oggi, grazie a progetti come Decentraland, OVR, oppure The Sandbox, è possibile acquistare delle terre virtuali, che possono a loro volta generare interessi. Si possono installare dei banner pubblicitari, costruire vere e proprie imprese, dare in affitto o vendere immobili.

All’interno di queste realtà si possono collezionare opere d’arte digitali sotto forma di NFT, una categoria di asset che da qualche tempo è diventata molto popolare.

Per avere un’idea di quanto si stia sviluppando l’economia del mondo virtuale prendiamo l’esempio di Axie Infinity e Yield Guide.

Ci sono alcuni NFT, come gli Axies, dei piccoli mostri del gioco Axie Infinity che possono essere utilizzati per generare delle reward. Axie Infinity ha reso popolare l’idea play-to-earn (gioca per guadagnare) con il rilascio del token Smooth Love Potion (SLP), una risorsa in-game che può essere guadagnata vincendo le partite. Poiché SLP è un token ERC20, può essere scambiato con ETH o altri token su Uniswap ed eventualmente incassato per valute fiat. Il vero test per questo nuovo concetto è stato durante la pandemia. Le persone senza alcun background crypto hanno iniziato a iscriversi ad Axie per avere la possibilità di guadagnare un po’ di soldi. Come si può vedere in questo articolo di Coindesk, giocare ad Axie è diventato una valida fonte di reddito alternativa nelle Filippine e in altri paesi che soffrivano di una massiccia disoccupazione. In molti casi, giocare ad Axie Infinity può persino battere un salario a tempo pieno in diverse nazioni in via di sviluppo in tutto il mondo. Il gioco è cresciuto a tal punto che alcuni Axies hanno raggiunto un valore oltre il milione di dollari, una cifra inaccessibile per chiunque.

Ma ecco come entra in gioco Yield Guide. Essendo proprietari di alcuni degli Axies, riescono a prestarli a chi vuole utilizzarli per giocare e mantenere una porzione degli interessi generati dall’NFT.

Siamo ancora agli inizi di questa rivoluzione ma vedere i progressi che sono stati fatti in soli 4 anni, momento in cui esplose l’uso dei cryptokitties, il primo NFT virale creato su Ethereum, è impressionante.

È difficile capire quanto tempo impiegheremo ad effettuare questa transizione ma la direzione sembra chiara. Ignorare questo movimento sarebbe una mossa incauta e sostenere che sia solamente una bolla un po’ ingenuo. Come tutte le innovazioni, anche quella della realtà virtuale avviene con eccessivo entusiasmo nel breve termine e sottovalutando le potenzialità nel lungo termine. Ma i prossimi decenni segneranno la nascita dell’era dell’esistenza digitale, una transizione che riguarderà miliardi di persone.

E l’unico modo per riuscire a sfruttare questo cambiamento è quello di agire di conseguenza e cercare di capire quali opportunità vengono offerte.

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