Le piattaforme Crowdcube e Seedrs, prossime alla fusione, dominano il mercato UK, che cresce grazie anche a un fondo di matching creato dal Governo per l’emergenza Covid
Secondo il rapporto di Equity Crowd Expert, l’equity crowdfunding in UK ha vissuto un 2020 da record. In totale sono stati raccolti £ 332 milioni grazie alle due principali piattaforme – Crowdcube e Seedrs – che hanno rappresentato oltre il 90% delle offerte.
Il rapporto rileva che 433 campagne sono state finanziate durante l’anno del COVID, un aumento rispetto alle 403 del 2019. Il 2020 rappresenta il numero più alto di campagne mai realizzato e il secondo per capitale raccolto in un anno. Peraltro, il rapporto rileva che le campagne hanno beneficiato della spinta del governo britannico grazie il “Future Fund” che ha sostenuto l’11% delle offerte durante l’anno.
Il Future Fund è un fondo statale creato appositamente per l’emergenza Covid, che co-investe fino al 100% di quanto investito in equity da privati, fino a un massimo di 5 milioni di sterline. L’investimento viene erogato a società che hanno subito più gravemente i danni della pandemia, in forma di prestito convertibile fruttifero, con un tasso dell’8% e uno sconto sulla conversione del 20%.
Etienne Paresys, fondatore di Equity Crowd Expert, ha commentato: “Il 2020 è stato un anno piuttosto difficile per latutti, quindi è piuttosto impressionante per il settore dell’equity crowdfunding concludere l’anno con cifre da record. Quest’anno si sono verificati diversi sviluppi positivi. Il settore ha dimostrato la sua flessibilità adattandosi rapidamente alla crisi Covid lanciando campagne con l matching del Future Fund. Ora gestisce una media di oltre 100 campagne ogni mese e attrae oltre 280.000 singoli investimenti. Allo stesso tempo rimangono alcuni punti interrogativi intorno alla possibile fusione tra le due piattaforme principali, al potenziale effetto della Brexit e alla sua capacità di produrre rendimenti significativi per gli investitori. I prossimi dodici mesi dovrebbero essere un periodo cruciale“.
Il rapporto rileva che Crowdcube e Seedrs hanno condiviso il mercato quasi equamente, con Crowdcube che ha chiuso la maggior parte delle campagne più grandi e Seedrs che ha chiuso un numero leggermente maggiore di offerte.
Crowdcube ha raccolto il 50% dei finanziamenti con 7 delle 10 campagne più grandi contro il 44% per Seedrs e il 6% per altre piattaforme, ma le due piattaforme principali hanno finanziato con successo un numero simile di campagne: 48% su Seedrs; 47% su Crowdcube e 5% su altre piattaforme.
Le campagne più grandi sono state ospitate da Crowdcube:
- La più grande campagna per capitale raccolto: Chip che raggiunge £ 11 milioni
- La più grande campagna per numero di investitori: Moneybox con 16.735 crowdfunders
- La più grande campagna per valutazione pre-money: what3words con un valore pre-money di £150 milioni
Per quanto riguarda le offerte di Future Fund, 47 aziende hanno raccolto 62 milioni di sterline in collaborazione con il programma del governo britannico.
Seedrs ha dominato le offerte di Future Fund, poiché l’85% delle campagne era offerto sulla piattaforma Seedrs raccogliendo il 71% del capitale.
Seedrs e Crowdcube stanno fondendo operazioni che dovrebbero creare un mercato potente per gli investimenti privati, in grado di competere meglio nell’Europa continentale e in altre giurisdizioni.
E’ da notare che la forbice tra Italia e UK si sta velocemente riducendo. In Italia, infatti, la raccolta del 2020 è stata di 103 milioni di Euro con 159 società finanziate, 1/3 circa rispetto a quella britannica. Solo due anni fa era pari un decimo.